GAIA GENNARETTI
Cronaca

"Un luna park invece dei servizi essenziali"

La minoranza di Castelraimondo critica l’amministrazione: "Mancanza di capacità di programmazione per la ex Fedrigoni"

La ex Fedrigoni

La ex Fedrigoni

"La maggioranza, oltre a mancare di capacità di programmazione e a vivere di continua improvvisazione, manca assolutamente di sensibilità economica e del senso della sostenibilità delle cose". È tranchant il giudizio del gruppo di minoranza di Castelraimondo Insieme, che riflette sull’utilizzo che si intende fare dell’area ex Fedrigoni e di ciò che invece potrebbe (o avrebbe potuto) essere. L’amministrazione infatti ha destinato l’ampia area a un progetto di recupero allo scopo di utilizzarla quale centro di integrazione giovanile "in una prospettiva che comunque, pur avvicinandosi il tempo dell’inaugurazione, non appare ancora molto chiara quanto ai servizi che offrirà". Il gruppo di minoranza, ad esempio, aveva chiesto che ospitasse un laboratorio permanente di ceramica, anche per recuperare storicamente l’antica tradizione locale dei "cocciari", e aveva suggerito di destinare i circa 2mila metri quadri restanti agli uffici comunali.

"Attualmente l’amministrazione spende 60mila euro l’anno per l’affitto dei tre siti che ospitano uffici e archivi comunali. Hanno deciso che questi possono restare nell’attuale precarietà per altri sei o sette anni, il tempo minimo necessario per ristrutturare a costi folli un palazzo che non ha nessuna delle caratteristiche funzionali per assolvere al compito di centro operativo comunale. Per centro l’area che aveva tutte le caratteristiche positive per ospitare i servizi essenziali del Comune – stigmatizzano – è stata destinata, almeno nelle intenzioni, a ospitare una sorta di parco dei divertimenti costituito da un Music Bistrot, uno Sport & Play Park, con annesso bar, per l’organizzazione di feste e giuochi, e un ostello con noleggio di biciclette".

Una visione poco attenta, secondo il gruppo di minoranza, che dimostra "l’incapacità di programmazione e l’assenza assoluta di sensibilità economica e del senso della sostenibilità delle cose. Continuiamo a rincorrere la prospettiva di quella sorta di luna park che Castelraimondo di tanto in tanto diventa, quando estemporaneamente arriva qualche finanziamento straordinario, senza però chiederci fino a quando una tale politica possa durare e quali ne siano i benefici effettivi". Il gruppo fa l’esempio dell’ex cementificio e delle possibili prospettive di riconversione industriale o, quanto meno, di recupero della cava.

Gaia Gennaretti