PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Un negozio nel mirino. Fiori di cannabis sequestrati

Bloccati anche 8mila articoli per fumatori. Contestata la mancanza di informazioni minime per la tutela della salute dei consumatori.

Un negozio nel mirino. Fiori di cannabis sequestrati
Un negozio nel mirino. Fiori di cannabis sequestrati

Oltre un chilo di infiorescenze di cannabis e 8mila articoli per fumatori sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza. I militari del Gruppo di Macerata hanno puntato l’attenzione sulla merce esposta in vendita in un negozio, dove sono stati individuati circa 5.300 articoli utilizzati per tritare il tabacco o altre sostanze, nonché fertilizzanti utilizzabili anche per la produzione di canapa indiana, il tutto privo delle informazioni minime previste dal codice del consumo, importanti per garantire la tutela della sicurezza e della salute dei consumatori. In considerazione di questo, e senza la documentazione che ne attestasse l’idoneità, tutti gli articoli sono stati messi sotto sequestro amministrativo, per violazione alla normativa sulla sicurezza dei prodotti. Nel corso del controllo, inoltre, i militari hanno trovato circa 2.600 articoli per fumatori (tra cui cartine arrotolate senza tabacco e filtri), soggetti a imposta di consumo, che sono stati messi sotto sequestro amministrativo per irregolarità ricadenti nel testo unico delle accise, in quanto il commerciante non aveva la licenza per vendere geni di monopolio. Le operazioni hanno permesso anche di scoprire un chilo di infiorescenze di canapa indiana sfuse le quali, sottoposte al drop test, sono risultate positive per la presenza di tetraidrocannabinolo (comunemente chiamato Thc), cioè il principio attivo della sostanza stupefacente prodotta dalla cannabis, e di conseguenza sono state sottoposte a sequestro. La commercializzazione di canapa indiana, seppure con una bassa percentuale di Thc, è ammessa solo per scopi terapeutici e solo con specifiche e rigide autorizzazioni, altrimenti si tratta del reato di spaccio. Il titolare del negozio è stato dunque denunciato alla procura, e anche alla camera di commercio e all’agenzia delle dogane e dei monopoli, per i provvedimenti di rispettiva competenza sotto il profilo amministrativo. L’operazione si inserisce in un più ampio dispositivo di controllo a tutela dell’economia legale per garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo. Contrastare i traffici illeciti e la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza, oppure venduti al di fuori dei canali legali, rientra tra i prioritari compiti della Guardia di finanza, la quale opera a salvaguardia della vita umana, concorrendo a tutelare l’ordinata e civile convivenza sociale, nonché la sicurezza pubblica, testimoniando, altresì, il costante presidio esercitato sul territorio a contrasto di fenomeni connotati da forte pericolosità.