Un parto in città otto anni dopo l’ultima volta

Una donna va dalla ginecologa al "Santa Croce" ed ecco la nascita di una bambina: dal 2014 il reparto materno infantile è chiuso

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Sulla sua carta d’identità ci sarà scritto "nata a Recanati". Tutta la città – in prima persona il sindaco Antonio Bravi che fa i complimenti "alla mamma e al personale della struttura ospedaliera" – che gioisce per la notizia di questa nascita avvenuta martedì mattina all’ospedale "Santa Lucia" dove la neo mamma si era recata per un controllo di routine dalla ginecologa. Qui, però, la bimba ha dimostrato subito il suo carattere irrequieto non volendo attendere un minuto di più per venire al mondo.

Erano circa le 7.15 quando la mamma ha iniziato ad avvertire le prime contrazioni e dopo due ore la bimba ha emesso il suo primo vagito. Ad aiutare mamma e bimba le ostetriche Antonella Affede, Catiuscia Vita, la ginecologa Katia Accogli e tutto lo staff del pronto soccorso di Recanati. Dopo i primi accertamenti la corsa all’ospedale di Civitanova per seguire mamma e neonata nei primi giorni di vita. I genitori della famiglia sono di Recanati e abitano lungo la strada Regina. E’ stato un evento vissuto da tutto il personale con una forte emozione. All’ospedale di Comunità di Recanati non si partorisce più da quando nel 2014 venne smantellato l’intero dipartimento materno Infantile che l’Unicef aveva persino insignito della qualifica di ospedale del bambino per il gran numero di parti che avvenivano e per la professionalità dell’intera equipe sanitaria che vi operava. Quindi un nuovo parto dopo in città dopo otto anni dall’ultima volta. Di certo, i presenti, non se lo scorderanno facilmente. Comprese la mamma e la bambina.