"Un testo per due, sorprenderò il pubblico"

Oggi al Persiani la prima nazionale de "Le verdi colline dell’Africa" di Sabina Guzzanti, sul palco assieme a Giorgio Tirabassi

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di Lorenzo Monachesi

"Non è una storia convenzionale, ma di certo il pubblico resterà sorpreso". Sabina Guzzanti parla del suo spettacolo "Le verdi colline dell’Africa" che alle 21.30 di oggi presenterà al teatro Persiani di Recanati in prima nazionale in una proposta in cui sarà sul palcoscenico assieme a Giorgio Tirabassi. "Non voglio scendere tanto nei particolari – aggiunge – proprio per non rovinare la sorpresa".

Guzzanti, però salta agli occhi che questa volta lei è sul palcoscenico con un altro attore. Cosa ha di particolare Tirabassi per avere deciso di condividere con lui la scena?

"È la prima volta che scrivo un testo per due, in teatro ho sempre fatto monologhi, sono stata in scena sempre da sola o al massimo accompagnata da musicisti. Avevo bisogno di un attore ovviamente bravo, ma era fondamentale che avesse una sua creatività ed elasticità. È uno spettacolo in cui gli attori possono prendersi le libertà che vogliono, in cui i limiti sono i nostri e sono convinta che la proposta crescerà replica dopo replica".

Come vive i giorni che precedono la prima?

"Bene, del resto sono state fatte così tante prove e a questo punto siamo impazienti di vedere la reazione del pubblico".

Ogni volta l’attore si mette in gioco e lei è anche autrice e regista, cosa le fa pensare sulla capacità della proposta di fare centro?

"Vivo tutto ciò come un regalo piuttosto che come una competizione e tale atteggiamento mi rende felice perché il pubblico è poi sempre stato contento. In questo caso l’ispirazione e la realizzazione sono state due fasi veloci. Ne è venuto fuori un qualcosa di particolarmente originale nel rapporto con il pubblico che è coinvolto in modo inedito: noi siamo molto curiosi. Non mi è mai capitato di essere scritturata per un lavoro, ho subito iniziato a scrivere i testi, mi sono cucita i costumi, ho diretto 7-8 lungometraggi, ogni tanto perdo il conto. Per rispondere alla domanda, dico che l’intensità dell’ispirazione mi fa capire che è un’idea su cui vale la pena di impegnarsi".

In quale modo, come si legge nella presentazione, il testo "Le verdi colline dell’Africa" è un un tributo a "Insulti al pubblico" di Peter Handke?

"È un testo che si può dire liberamente ispirato a..., ma in realtà centra poco se non lo spirito di quel teatro di creare un rapporto con il pubblico che non fosse solo passivo, c’è, quindi, lo spirito di quell’esperienza".

Lei cosa cerca o cosa si aspetta di vedere quando è spettatrice in teatro?

"Preferisco gli spettacoli più divertenti, liberi, che si pongono il problema di inventare differenti linguaggi, essere più contemporanei, di aprire nuove strade. Mi interessano i monologhi e poi trovo che ci sono autori giovani davvero interessanti".

Oggi sarà a Recanati, qual è il suo rapporto con Leopardi?

"È un grande poeta e filosofo che amo, mi piace il suo spirito critico, ribelle, la forte curiosità. E poi la casa di produzione dei miei film si chiama "Secol superbo e sciocco" riprendendo un verso tratto da La Ginestra".

Magari troverà il momento per visitare di nuovo casa Leopardi.

"E perché no?"

Alle 11.30 di domani Sabina Guzzanti e e Giorgio Tirabassi incontrano il pubblico all’aula magna del Comune di Recanati. Info: 071 7579445.