Una mamma al comando dei carabinieri

De Carlini ai saluti, il capitano Giulia Maggi è primo ufficiale donna in provincia alla guida dell’Arma. "Mi sento accolta come in famiglia"

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di Lucia Gentili

"Ci tengo a fare bene, a servire la popolazione con il massimo impegno. So di ereditare un ambiente efficace e sano. Mi sento accolta in famiglia". Sono le prime parole del capitano Giulia Maggi, primo ufficiale donna in provincia al comando della Compagnia di Tolentino. Umbra, di Passignano sul Trasimeno (Perugia), 44 anni, mamma. Laureata in giurisprudenza, è stata per diversi anni comandante di plotone alla scuola marescialli di Velletri, poi del Nucleo operativo di Spoleto e ufficiale addetto al comando provinciale di Perugia (nell’ufficio di staff del comandante provinciale). Ieri mattina il tenente colonnello Nicola Candido, comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, ha dato il benvenuto al nuovo comandante Maggi e ha salutato e ringraziato il capitano Giacomo De Carlini, dopo cinque anni di servizio ricordando il suo "battesimo di fuoco" con il sisma del 2016, il suo impegno e la vicinanza al territorio. Le scosse hanno causato danni ad esempio alle caserme di Caldarola, Sarnano, Loro Piceno, San Severino (e anche quella di Tolentino sarà oggetto di lavori). De Carlini, che guiderà invece il nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Pordenone (Friuli-Venezia Giulia), ha presentato la collega come "nostro capo corso". Entrambi dal primo settembre in avanzamento, i due pari grado si conoscono da 15 anni. "Ringrazio l’amministrazione e l’Arma – ha esordito il nuovo comandante della Compagnia di Tolentino – per questa opportunità professionale. Farò del mio meglio per il lavoro. Il capitano De Carlini ha doti impareggiabili di generosità e professionalità. Eredito un ambiente sereno e proficuo. So di essere fortunata: mi trovo nella bellezza, dal punto di vista paesaggistico, culturale, storico, tra il mare e i Sibillini, tra i borghi medievali. Ho una grande responsabilità per la salvaguardia del territorio, di fronte ad una comunità operosa, che ha reagito al terremoto con dignità e senso di appartenenza. Sono ben contenta di essere qui". Il capitano Maggi, mamma di una bimba, si è formato in una realtà simile, nella vicina Umbria. "Ha già vissuto il sisma e conosce le problematiche della zona – ha aggiunto il capitano De Carlini –. Il fatto che sia una donna è un valore aggiunto, avrà un approccio risolutivo ai problemi. Sarà un cambio di passo in positivo. Abbiamo un rispetto sacro della donna nell’Arma". Al di là dell’impatto emotivo e logistico di vent’anni fa, Maggi spiega che ormai a fare la differenza sono le "attitudini professionali, le competenze e il gruppo di lavoro". "D’altronde – conclude – anche nella gestione della famiglia è così".