"Una struttura innovativa per i nostri nonni"

Posa della prima pietra per la nuova casa di riposo donata dalla Croce Rossa. Il sindaco Lucarelli: "Il territorio l’aspetta dal 1997"

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di Marco Belardinelli

"Il territorio di Camerino aspetta questa struttura dal 1997 non dal 2016", ha esordito il sindaco Roberto Lucarelli durante la cerimonia della posa della prima pietra per la nuova casa di riposo "Casa Amica", donata dalla Croce rossa italiana. Una struttura di oltre 1000 mq con un’ampia area residenziale (700 mq), accoglienza, uffici, sala per attività polifunzionali e pasti e soggiorno. Questa sarà la 14esima struttura della Cri realizzata nei territori del sisma del 2016, dieci terminate (tra cui gli alloggi dell’Università di Camerino) e tre in arrivo per l’estate 2023 con anche i centri polifunzionali di Muccia e Valfornace. Tra i partner c’è anche la Croce rossa svizzera. L’opera, che prende spunto dall’architetto Andrea Lupacchini professore Unicam, è stata sviluppata con il collega Giuseppe Losco e sarà un riferimento per gli anziani del territorio che sei anni fa hanno perso la costruzione che la Fondazione Casa amica aveva realizzato in centro storico, zona rossa. L’edificio sarà un sistema modulare prefabbricato, con struttura in acciaio e resistenza sismica. Saranno ospitati anche pazienti non autosufficienti o con patologie gravi. Nell’area adiacente verrà realizzata una zona verde che comprenderà un percorso Alzheimer, un giardino terapeutico e una serie di spazi destinati ad attività ludico-ricreative. "Tutte le amministrazioni che si sono susseguite negli anni hanno lavorato per far sì che si arrivasse ad avere questa struttura per i nostri anziani", ha continuato Lucarelli dopo aver ringraziato le autorità istituzionali e militari nonché il rettore Unicam, Claudio Pettinari presente in sala. C’era anche Valerio Principi della Bnl Marche, partner di Cri, e sono intervenuti il consigliere regionale Gianluca Pasqui e la senatrice di collegio Elena Leonardi ringraziando chi si propone per aiutare le comunità locali e l’entroterra. Commosso era Gianfranco Broglia, presidente del locale comitato di Cri accorso con i volontari, che ha ricordato l’importanza della Croce rossa e i momenti duri del terremoto. Ringraziato Luigi Vannucci ex presidente della Fondazione Casa amica, così come l’attuale, Sante Elisei che ha espresso un sincero omaggio "dopo il sisma la speranza non ce l’ha data il fato, ma la Croce Rossa, dentro la quale c’è un’unità sisma che non ha mollato un centimetro. Sarà una struttura innovativa per i nostri nonni". Conclude poi il vicepresidente nazionale Rosario Valastro: "Con la posa di questa pietra la Cri conferma, ancora una volta, una promessa fatta nel 2016, a seguito del sisma che colpì il centro Italia: non vi lasceremo soli. Oggi siamo qui per ribadirlo".