LUCIA GENTILI
Cronaca

"Una vita per i pazienti". Addio al medico Del Bello

Tolentino, la dottoressa aveva 71 anni: chiesa gremita per il funerale. Il cordoglio dell’Ast: "La sua professionalità al servizio di chi soffriva".

La dottoressa Daniela Del Bello

La dottoressa Daniela Del Bello

L’umanità e la professionalità dimostrate ai pazienti, gli anni di volontariato, l’amore per gli altri. I colleghi e i concittadini ricordano la dottoressa tolentinate Daniela Del Bello, ex medico del 118, che se n’è andata domenica all’età di 71 anni. Tantissime persone si sono strette intorno al marito Paolo Ruggeri e al figlio Francesco. E altrettanti sono stati i messaggi di cordoglio, partire da quello dell’Ast di Macerata. "Era andata in pensione dall’agosto del 2022 – ha ricordato l’amico e collega Ermanno Zamponi, direttore del servizio di emergenza territoriale 118 –. Daniela è stata insieme con me una delle fondatrici del 118, dove ha svolto servizio attivo alla centrale operativa di Macerata e alla Potes di Tolentino ininterrottamente sin dal primo giorno di attivazione del servizio, nel lontano primo luglio 1996, e dove ha ricoperto il ruolo di vicedirettore e responsabile della centrale coordinamento trasporti. Durante questo lungo periodo, ha messo a servizio degli assistiti tutta la propria professionalità in un quotidiano contesto di sofferenza altrui, mostrando sempre competenza, cortesia, rispetto e gentilezza verso chi si trovava in difficoltà. Non si è mai risparmiata e per questo è stata di esempio per i colleghi e tutto il personale, pur mantenendo sempre il suo carattere gioviale e sereno". Una dottoressa che non teneva conto di orari e festività, ponendo sempre al primo posto la salute del paziente. Come volontaria in ambito sanitario, era iscritta all’Associazione regionale emergenza sanitaria, con la quale ha partecipato a varie missioni operative in occasione di calamità sia all’estero, in Pakistan nel 2004, che in Italia. Era presente a Roma per i funerali di Papa Giovanni Paolo II nel 2005 e poi all’Aquila nell’ospedale da campo, in occasione del terremoto del 2009. Sempre come volontaria, si è dedicata alle attività dell’Avis di Tolentino per molti anni; attraverso il Sermit, associazione fondata da don Rino Ramaccioni, ha dato aiuto ai bambini poveri, orfani o malati accolti in istituti gestiti da religiosi. Martedì, al funerale, la chiesa di San Catervo era gremita. Le offerte sono state devolute al Sermit. "Esempi di vita come quello della dottoressa Del Bello sono testimonianze preziose per ognuno di noi e dimostrano come la professione del medico, quando è frutto di autentica vocazione, permea l’intera vita della persona, che diventa capace di mettersi al servizio degli altri, sempre e ovunque" ha concluso il direttore generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini. Lucia Gentili