"Undicimila dosi in un giorno Ora si ragioni sulle riaperture"

Acquaroli: la curva continua a scendere. Ma le iniezioni ai prof. restano un rebus

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"Raggiunto il traguardo di 11mila vaccinati a giorno, il governo pensi alla riapertura". Il presidente Francesco Acquaroli ha confermato che sta continuando la fase di discesa del contagio nella nostra regione, seppur il numero dei positivi giornaliero resti alto, e per questo ha lanciato l’appello al governo affinché si inizi a pensare alla prospettiva della ripartenza per i tanti settori che hanno subìto lo stop. "Continuiamo su questa strada perché è importante abbassare ulteriormente la curva del contagio e di conseguenza ridurre la pressione sulle strutture ospedaliere – ha scritto il governatore –. Sono felice che durante questa settimana alcune attività siano tornate a lavorare, e l’auspicio è che nelle prossime si possa restituire la stessa opportunità anche ad altri settori. Mi riferisco, in particolare, a quelli che hanno pagato di più gli effetti della pandemia: la filiera della ristorazione, gli operatori turistici, la moda, le cerimonie, la cultura e lo spettacolo, i negozi, il commercio, anche quello ambulante, ma in particolare vogliono rivolgere il mio pensiero alle attività sportive, a palestre e piscine, che da oltre un anno hanno visto purtroppo azzerata la loro possibilità di operare – ha sottolineato –. Continueremo a chiedere al governo di iniziare a immaginare una prospettiva, qualora il livello epidemiologico lo consenta e nel rispetto di stringenti protocolli di sicurezza". Acquaroli ha poi comunicato che le campagna vaccinale si sta velocizzando di giorno in giorno. "Voglio complimentarmi e ringraziare tutti gli operatori degli enti e dei servizi del sistema sanitario regionale che stanno costantemente incrementando la nostra capacità vaccinale – ha riportato –. Sabato abbiamo raggiunto il traguardo di 11 mila inoculazioni in un giorno". Però sul fronte delle vaccinazioni resta incertezza e confusione tra gli insegnanti: secondo l’ultima ordinanza del generale Figliuolo, la prima dose per i docenti dovrà essere posticipata, ma da parte della Regione ancora non ci sono comunicazioni ufficiali. "Nel personale scolastico c’è molto smarrimento, in molti ci contattano – ha detto Ugo Barbi, segretario provinciale Snals –. Leggono che secondo l’ordinanza c’è lo stop alla prima dose per loro, ma di comunicazioni ufficiali non ne arrivano, per cui quelli che hanno gli appuntamenti in questi giorni non sanno se devono andare al centro oppure no. Servono comunicazioni chiare e date certe".

Marta Palazzini