Uova contaminate dal Fipronil, abbattute 12mila galline

In due allevamenti di Recanati e Passo di Treia

Uova in una foto d'archivio Ansa

Uova in una foto d'archivio Ansa

Macerata, 5 ottobre 2017 - Anche a Passo di Treia e a Recanati sono stati individuate uova contenenti Fipronil, tanto che tra lunedì e ieri sono stati abbattuti dodicimila capi: quattromila quelli di un allevamento recanatese, ottomila in uno stabilimento a Passo di Treia.

Il record spetta però alla provincia di Ancona, dove era stato individuato il primo caso di uova contenenti l’insetticida, utilizzato come antiparassitario: la società agricola Fattorie Valle del Misa di Ostra ha dovuto abbattere 116mila galline ovaiole, nelle cui uova era stata accertata una concentrazione fino a 0,98 milligrammi per chilo, quando il limite che sancisce la tossicità acuta è di 0,72.

Nell’Anconetano è stata accertata positività al Fipronil anche nelle galline ovaiole di uno stabilimento di Falconara, dove però non era stata ancora avviata la produzione di uova. I casi sono emersi attraverso i controlli straordinari del Servizio veterinario dell’Asur Marche, che ha passato al setaccio tutti i sessanta allevamenti della regione. I controlli, decisi a fine agosto, si sono conclusi nei giorni scorsi e hanno riguardato tanto la presenza della molecola del Fipronil, tanto quella dell’Amitraz, altro insetticida.

Per l’Amitraz, in ogni caso, non sono state trovate positività. Quanto al Fipronil, solo gli allevamenti della provincia di Ascoli sono risultati in regola. In provincia di Pesaro-Urbino la positività al Fipronil ha riguardato uno stabilimento di Piandimeleto, mentre in provincia di Fermo sono stati abbattuti ottomila capi di un allevamento.

Come spiega il dirigente del servizio veterinario dell’Asur Marche, Paolo Pierucci, spetta ai singoli allevatori decidere se procedere all’abbattimento dei capi in caso di positività: «Gli allevatori possono anche attendere che le uova si negativizzino, attraverso un autocontrollo periodico, che poi deve essere certificato dalle autorità sanitarie. Gran parte degli allevatori marchigiani, però, ha scelto di abbattere gli animali, piuttosto che sostenere i costi di capi improduttivi. Fatta eccezione per l’allevamento di Ostra, la concentrazione riscontrata di Fipronil è stata molto bassa».