Va a partorire e le rubano l’auto Dopo 11 anni ottiene il risarcimento

I fatti sono accaduti a una giovane donna cinese. Unipol condannata. dalla corte di Ancona

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Mentre lei era in ospedale a partorire, i ladri le avevano rubato l’auto. E da 11 anni aspetta ancora il risarcimento, che ora è stato riconosciuto anche dalla corte d’appello. La notte del 4 ottobre 2011 la donna, una giovane di origini cinesi residente a Civitanova, andò in ospedale per dare alla luce un bimbo. Ma i ladri entrarono in casa sua e presero mille euro e le chiavi di una Bmw X5, che era parcheggiata in strada. Alle 4.40, quell’auto fu immortalata da un tutor in A14 all’altezza di Termoli, a quasi 190 chilometri all’ora. La donna e il padre denunciarono il fatto, ma gli autori non furono mai individuati. Così chiesero alla Fondiaria Sai, con cui erano assicurati anche contro il furto, il risarcimento. Da lì è iniziata una causa, nella quale la società (divenuta nel frattempo Unipol Sai) non ha mai dato un euro. Le aree speciali dell’assicurazione infatti hanno sospettato un raggiro. Ma in primo grado a Macerata, il tribunale civile ha dato ragione alla donna, difesa dall’avvocato Maurizio Vallasciani (nella foto), condannando Unipol a pagare 35.100 euro. L’assicurazione ha fatto appello, e nei giorni scorsi anche la corte di Ancona ha condiviso la ricostruzione dell’avvocato Vallasciani, che ha anche messo in luce il fatto che fossero arrivati dei solleciti persino dall’ambasciata cinese. Il sospetto che si trattasse di una truffa, basato su alcune diversità nelle versioni date dalla donna e dal padre ai carabinieri, è stato ritenuto del tutto infondato, per questo Unipol è stata condannata a risarcire la donna con 31.433 euro, somma ridefinita alla luce del prezzo pagato da lei per comprare l’auto, ma comunque da rivalutare con gli interessi.

p. p.