Valter Bianchi, da sfidante a consigliere

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Cinque anni fa, si candidò a sindaco e quest’anno si è invece proposto alla cittadinanza con la lista "San Severino cambia" di Rosa Piermattei, ottenendo un ottimo risultato. Valter Bianchi è stato il quinto tra i candidati più votati con 292 preferenze.

Bianchi, lei cinque anni fa si candidò a sindaco. Come è nato poi questo legame con il gruppo di Rosa Piermattei?

"Premetto che già prima della candidatura di cinque anni fa, nella squadra di Rosa Piermattei avevo amicizie a livello personale, come Jacopo Orlandani e Michela Pezzanesi (il primo e la seconda più votati). Poi in quella campagna elettorale io e lei abbiamo avuto modo di conoscerci, ho tenuto sempre un basso profilo e non sono mai andato contro nessuno, a differenza degli altri candidati, che l’hanno denigrata in ogni modo, scendendo anche sul piano personale. È così che già prima di andare al voto, cinque anni fa, avevo iniziato a vederla con un altro occhio. Poi ha vinto le elezioni e, come è mia abitudine fare, mi sono messo a disposizione per dare una mano in qualsiasi modo per il bene della città, mettendo da parte l’ideologia, in questo caso a maggiore ragione, avendo delle amicizie. È così ho sempre aiutato e forse è per questo che mi ha voluto al suo fianco dopo cinque anni". Ha ottenuto 292 preferenze, si aspettava questo risultato?

"Sapendo qual era il mio bacino di voti, immaginavo di essere sui 250. Sono rimasto soddisfatto, è stata una bella sorpresa". Ora il sindaco dovrà affidare deleghe e assessorati. Lei su che cosa vorrebbe lavorare?

"Non sono partito con l’idea di avere una delega piuttosto che un’altra. In ogni caso, sono un tipo che ama le frazioni, la campagna. Se potessi, mi piacerebbe tenere i rapporti con le frazioni, girare per la campagna e poi avere incontri coi vari residenti.

Gaia Gennaretti