Macerata, blitz dei vandali. Vetrine e palazzi imbrattati nella notte

Incursione nella zona di corso Cairoli. Raffica di denunce, ragazzo nei guai. La polizia cerca un complice

Le scritte offensive sulla vetrina della ferramenta

Le scritte offensive sulla vetrina della ferramenta

Macerata, 8 dicembre 2018 - Muri imbrattati con scritte offensive in giro per la città, e tutte con una stessa firma: proprietari di case e negozi hanno trovato l’amara sorpresa ieri mattina. Particolarmente colpite dai vandali dello spray le zone di via Marchetti, corso Cairoli e via Maffeo Pantaleoni, oltre a vicoli e stradine secondarie intorno.

Qualche scritta è stata trovata anche in centro storico. Diverse le denunce presentate alla polizia. Gli agenti hanno identificato una persona, che sarebbe l’autore degli atti vandalici: da accertare ora se il ragazzo identificato sia collegato in qualche modo alla passeggiata antifascista di giovedì sera o se invece i due fatti non siano collegati. Non si esclude che possa aver agito in compagnia di un’altra persona.

La polizia continua a indagare sull’accaduto, e a breve sarà presentata l’informativa in procura. Intanto, si stimano migliaia di euro di danni per le decine di scritte sui muri delle case e sui garage, sulle vetrine di attività commerciali e pure su un portone di un palazzo inagibile. «Il bello è che non possiamo mettere telecamere esterne per una questione di privacy, ma poi succedono cose del genere e siamo impotenti – sottolineano Silvia e Diego Medei, i titolari della Ferramenta Gfg in via Maffeo Pantaleoni, finita nel mirino degli imbrattatori –. Hanno blindato il centro e invece poi fuori le mura qualcuno ha potuto fare quello che voleva. Qui comunque dobbiamo ancora chiedere il preventivo, ma ci vorrà una mezza giornata, se non una intera, di lavoro per ripulire tutto».

Poco più giù, sempre in via Maffeo Pantaleoni, i residenti hanno provato a mandare via lo spray celeste con cui è stata dipinta una scritta contro Macerata. Ma la situazione è solo peggiorata. Grande l’amarezza di uno dei proprietari: «Ho denunciato il fatto alla polizia – spiega – e ho intenzione di costituirmi parte civile, se e quando ce ne sarà l’occasione. Intanto, dobbiamo pagare per ridipingere la metà del muro esterno».

E c’è chi non esita a collegare le scritte alla passeggiata antifascista di giovedì (FOTO - VIDEO), sebbene ancora non ci siano conferme ufficiali in questo senso. «Questi sono i regalini che ci hanno lasciato questi bravi antifascisti», scrive Deborah Pantana, consigliere provinciale di Forza Italia, sulla propria pagina Facebook, postando foto di muri imbrattati. E ancora: «Questa scritta è apparsa stamane (ieri, ndr) dopo la manifestazione antifascista – scrive, qui allegando la foto della scritta contro Macerata comparsa in via Maffeo Pantaleoni –. Oltre al danno economico subito dai proprietari della casa, che dovrebbe risarcire il Comune, mi chiedo, a questi ragazzi che studiano da noi, cosa insegnano? Purtroppo non è colpa loro, cosa vogliamo pretendere se i loro stessi professori hanno manifestato con loro».

«I muri imbrattati stanno diventando un problema della nostra città, come di tante altre – sottolinea David Miliozzi, consigliere comunale di Pensare Macerata –. Sono il sintomo di un disagio che la politica deve affrontare senza le solite strumentalizzazioni. Chi imbratta i muri non è di destra né di sinistra, è un individuo che ha compiuto un atto vandalico».