ENNIO ERCOLI
Cronaca

"Varco sul Mare, occasione persa nonostante le buone intenzioni"

L’ex assessore Centioni contesta la gestione dello spazio che un tempo era occupato dall’Arena Barcaccia.

Carlo Alberto Centioni

Carlo Alberto Centioni

L’Arena Barcaccia, un luogo mitico nella storia musicale e turistica di Civitanova, prima abbandonata a se stessa (dal 2012), poi demolita (nel 2016) a favore del Varco sul Mare. Ma a distanza di 13 anni abbiamo solo perso il certo per l’incerto. Non ha preso forma alcuna alternativa valida, eccetto raduni di bici-ciclisti, giostrine e mercatini vintage. Il Varco nonostante le buone intenzioni assomiglia piuttosto ad un "non luogo". Questo è il mio pensiero e di moltissimi civitanovesi.

Lo sottolinea Carlo Alberto Centioni, che è stato assessore alla cultura per tre anni, a fine anni Novanta, nonché presidente del cineatro Rossini "che ho rinnovato in toto con tutto il nuovo palco, mentre c’era persino chi voleva trasferirlo nell’area ex Cecchetti".

"Incastonata nel cuore cittadino tra il Lido Cluana in stile liberty ed il lungomare Sud, alla Barcaccia vi si sono esibiti – rievoca Centioni – i maggiori cantanti e ballerini italiani da Mina alla Bertè, da Caterina Caselli a Edoardo Vianello, da Guarnera a Marquez alla Savignano, etc. Nonostante la marcata tradizione per gli eventi è stata spazzata via prima nella struttura, poi nella memoria. Eppure l’avevamo rinnovata e rimessa a norma a tamburo battente, tanto che per molte estati sfidando il meteo vi si svolse una acclamata "Civitanova Danza", quando Luigi Pignotti (già manager di Nureyev) portò a Civitanova ballerini della Scala e non solo.

La Barcaccia era uno spazio aperto all’interno dello storico Ente Fiera della Calzatura, struttura che poi ha ospitato tante mostre di livello di ogni genere. Uno spazio che avevano riqualificato con camerini moderni, tanto che gli artisti si sorpresero che da una stagione all’altra eravamo riusciti a fare e gestire con la qualificata competenza di Alfredo Di Lupidio, direttore del Rossini. In conclusione con tutti gli artisti che vi hanno fatto tappa, Civitanova ha preso parte al circuito nazionale negli anni dello sviluppo, del boom, della modernizzazione. Oggi sono un ricordo".

Ennio Ercoli