"Il cammino dell’amore è conoscenza e sciogliere enigmi vuol dire avere la capacità di conoscere". È quando dice il giornalista, filosofo e scrittore Marcello Veneziani, in libreria con una biografia su Gianbattista Vico e autore del "L’Amore necessario. La forza che muove il mondo". Oggi alle 12 Veneziani sarà agli antichi Forni ospite degli ’Aperitivi culturali’ per parlare di enigmi e di Turandot con una originale riflessione sul rapporto tra l’amore (che alla fine vince?) e l’enigma. Nel corso dell’intervento i Pueri Cantores diretti dal maestro Gianluca Paolucci intoneranno brani d’opera.
Veneziani, lei ha scritto il libro sull’amore necessario capace di aprirci al mondo e a non farci rinchiudere in noi stessi, e poi c’è chi come Turandot ha paura di innamorarsi proponendo enigmi ai pretendenti.
"Lo fa per paura familiare ereditata, lo fa perché l’amore è potenza divina e misteriosa che scatena energia. È la conferma che l’amore è un segno del destino, la forza del destino come dice Verdi. Serve cautela ed ecco gli enigmi per ripararsi dall’amore, ma diventano iniziazione per gradi e quando sono stati sciolti si è pronti per amare".
A un certo momento il maestro Toscanini posa la bacchetta nel punto in cui Puccini non completa la sua opera, cosa pensa di chi ha suggerito di affidare la conclusione all’intelligenza artificiale risolvendo così un altro enigma o sarebbe meglio lasciare il compito allo spettatore?
"Potrebbe andare bene se concepito come divertissement, altrimenti sarebbe un tradimento dell’umanità. Generare amore è un qualcosa al di fuori dall’intelligenza artificiale che può portare avanti altri progetti, ma non è in grado di suscitare, di procreare perché occorre una spinta vivente e umana che non può essere data dall’IA, teniamola a distanza dai territori proibiti dell’amore".
Qual è il segreto di queste opere liriche capaci ancora oggi di attrarre tante persone?
"È un incrocio dell’immaginazione collettiva ereditata, un’autobiografia di sentimenti appartenuti a molte generazioni, è la capacità di mettere insieme la forza della musica alla rivelazione di sentimenti eterni che non possono tramontare. Si pensi quando il cantante intona "Nessun dorma", quell’aria trasmette una potenza capace di far vibrare qualsiasi persona".
Lorenzo Monachesi