
Il palazzo inagibile di via Zorli, a ridosso del maxi cantiere
Il palazzo è inagibile e dovrebbe essere off-limits per tutti. Ma da qualche tempo registra un discreto viavai, che non è passato inosservato ai residenti della zona. Il palazzo in questione è quello in via Zorli, ai margini del più grande cantiere della ricostruzione post terremoto, che sarà demolito nelle prossime settimane. Si tratta dell’ultimo edificio rimasto in piedi, dopo che gli altri otto palazzoni lesionati dal sisma sono stati abbattuti.
Ebbene, nella porzione destra dell’edificio è stato registrato un certo movimento, e negli ultimi giorni sono stati notati degli uomini in due appartamenti al terzo e al quarto piano, e delle luci accese. Già nei mesi scorsi era stata allertata la polizia locale, che era intervenuta rinvenendo dei resti di bivacchi: dei senzatetto avevano trovato rifugio nell’edificio, incuranti dei pericoli legati all’inagibilità dello stabile.
Non è chiaro se i movimenti di questi giorni siano riconducibili a qualche disperato in cerca di un tetto (come sospettano i residenti dei palazzi attorno) o a qualcuno che ha le chiavi degli appartamenti ed entra nonostante sia vietato. Sicuramente nuovi sopralluoghi all’interno del palazzo verranno fatti in vista dello "strip-out" che precederà la demolizione: gli operai dovranno infatti svuotare tutti i locali, smontare infissi e ringhiere, per poi far entrare in azione le ruspe.
Prima di partire con l’abbattimento, dovrà anche essere riaperto il tratto di via Zorli che sbuca vicino alla farmacia. Attualmente, infatti, la strada è interrotta per il cantiere in corso, e si viaggia a senso unico alternato regolato da un semaforo. Quando sarà completata la paratia a supporto della salita che sbuca in via Pantaleoni, allora si potrà riaprire alla circolazione, garantendo una via d’uscita ai mezzi pesanti impegnati nella demolizione del palazzo.
Giancarlo Falcioni