
Erbacce, arbusti, tombini scoperti, materiale edile e residui di cantiere abbandonati e ormai usurati. Oltre a ciò, diversi animali, più che altro ratti ma non solo, che si affacciano e spesso entrano nelle abitazioni confinanti. "Questa, purtroppo, la situazione a Villa Potenza, nell’area abbandonata adiacente al campo sportivo dell’Anfiteatro". È quanto denunciano i residenti di Borgo Nicolò Peranzoni e dintorni, costretti a vivere quotidianamente una situazione molto spiacevole, oltre che rischiosa dal punto di vista dell’igiene e quindi della sicurezza. "Una zona ad alto indice di incuria, degrado e pericolo per l’igiene e l’incolumità pubblica, la nostra – insorgono gli abitanti della zona –, i ratti ci entrano dentro casa, e poi ci sono il materiale da cantiere e le opere avviate e lasciate da anni in balia del tempo, così imperversa la crescita selvaggia e incontrollata della vegetazione e, con essa, si moltiplicano gli animali". "Abbiamo segnalato la situazione più volte – incalzano i residenti di Villa Potenza –, siamo sfiniti da questa situazione, siamo allo stremo. Ci siamo rivolti sia alla polizia locale che all’amministrazione comunale. Paolo Renna è venuto a fare un sopralluogo e ci ha assicurato che avrebbe preso in carico la situazione per migliorarla. Alle rassicurazioni verbali avvenute mesi fa però non avrebbe fatto seguito nessun tipo di provvedimento. Tanto che la situazione a oggi è inevitabilmente peggiorata". I residenti sottolineano che "sull’area l’amministrazione non può intervenire perché si tratta di proprietà privata. A meno che non si provveda con un’ordinanza da parte del sindaco per mettere la zona in pulizia e in sicurezza. Sarebbe già qualcosa". Per raggiungere Macerata da quel lato si passa per la frazione di Villa Potenza: "Il luogo non rappresenta un bel biglietto da visita ai tanti che ogni giorno percorrono quella strada, un segnale di abbandono ma soprattutto di scarsa attenzione alla qualità della vita che gli abitanti di Borgo Peranzoni non possono più sopportare. Tanto che si stanno valutando possibili azioni per cambiare le cose".
"La situazione di quell’area è complicata – spiega l’assessore alla sicurezza e alle frazioni, Paolo Renna –. I cittadini hanno ragione, capisco le loro preoccupazioni. C’è già stata un’interlocuzione tra la polizia locale e la proprietà dell’area, che è privata. Però ci vuole tempo, prima l’Arpam e l’Asur dovrebbero accertare che lì c’è un problema igienico-sanitario e in seguito il sindaco potrebbe fare un’ordinanza di intimazione: in quel caso, se il privato non pulisce, il Comune si sostituisce a lui. Però appunto non è un atto immediato. Nel frattempo stiamo approvando il regolamento di pulizia urbana, sarà realtà entro autunno". Previste multe molto più salate: "Passeremo dal minimo di 25 euro (e un massimo di 100) attuali a 250 euro come sanzione minima fino a salire a 500 euro. A quel punto ai privati converrebbe più tenere pulito che prendere la multa. I cittadini quindi non si sentano soli – le parole di Renna –, siamo qui a lavorare per questo, nei limiti naturalmente delle possibilità del Comune. Abbiamo ascoltato i residenti e parlato con la proprietà, purtroppo sono procedure che richiedono tempo". La giunta di recente ha discusso proprio dei casi di degrado più gravi: ex Capam a Sforzacosta, il fallimento in piazza Pizzarello, Neopolis in via Ghino Valenti, via Trento, giusto per dirne alcuni. "Sono situazioni preoccupanti – spiega Renna –, se ad esempio siamo riusciti a ripulire la zona vicino all’Enel ripulita in via Due Fonti, e i cittadini ci ringraziano, dobbiamo però fare i conti con casi di grave incuria e abbandono, che sono il prosieguo del fallimento totale del piano casa del centrosinistra: sono rimasti tutti scheletri, in ogni quartiere della città c’è un esempio di degrado. Da parte nostra, comunque, c’è la massima attenzione su questo".