Denunciato per maltrattamenti dalla ex moglie, si era ritrovato accusato anche di violenza sessuale. Ma in tribunale un rappresentante di commercio ha dimostrato la sua innocenza ed è stato assolto. Imputato era un 50enne. Una decina di anni fa la ex moglie lo accusò di averla picchiata e vessata. In aula, al momento di riferire i fatti, la donna aggiunse che nel 2014, quando lei aveva un problema di salute ai genitali, il marito l’aveva comunque costretta ad avere dei rapporti. Così era partito un altro procedimento per violenza sessuale, che si è chiuso ieri. Il pm Enrico Barbieri però ha messo in luce come la donna avesse fatto un racconto vago e lacunoso della presunta violenza; la donna aveva anche detto di aver subito i rapporti, nel timore che il marito potesse picchiarla. Per la ex moglie, l’avvocato Cristina Perozzi ha ricordato che la donna aveva denunciato i maltrattamenti subiti. Ha anche fatto presente che una vittima di violenza può fare fatica a dire in tribunale cosa ha subito, senza che questo debba renderla meno credibile per i giudici. L’avvocato Nicola Piccinini, in difesa dell’imputato, ha invece ribadito che perché si parli del reato di violenza sessuale, ci deve essere un dissenso espresso in modo chiaro da parte della donna. In questo caso poi, dopo la denuncia sui maltrattamenti, la coppia era tornata insieme e si era anche sposata. Alla fine la corte ha assolto l’imputato con la formula più ampia, "perché il fatto non sussiste".
Cronaca"Violenza sessuale sulla moglie". Assolto agente di commercio