"Vogliamo una data certa per le riaperture"

La mobilitazione di baristi e ristoratori ad Ancona. Polacco (Confcommercio): il governo tentenna, ma la situazione non è più sostenibile

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di Lucia Gentili

La pioggia non ha fermato ristoratori, baristi e imprenditori, presenti alla manifestazione regionale indetta da Confcommercio Marche-Fipe (Federazione dei pubblici esercizi) che si è tenuta ieri mattina ad Ancona. I partecipanti, tra i quali diversi operatori maceratesi, hanno chiesto a gran voce una data certa per le riaperture delle attività della ristorazione e della somministrazione, delle imprese dell’intrattenimento da ballo, quelle balneari e che operano nel catering e nel banqueting. La mobilitazione, di carattere nazionale (con collegamenti in diretta da altre città), è stata indetta per protestare pacificamente e nel rispetto delle norme anticontagio contro i provvedimenti del governo. "L’esecutivo, oltre a non sostenere adeguatamente il settore – ha spiegato il direttore Confcommercio Marche Massimiliano Polacco – sta tentennando pericolosamente sul tema delle riaperture. La crisi generale che sta colpendo la categoria non è più sostenibile: per questo siamo qui a richiedere un impegno preciso al governo e alla politica: vogliamo una data certa per ripartire in sicurezza". All’"Assemblea in piazza", come è stata denominata, hanno partecipato anche alcuni rappresentanti istituzionali per supportare le richieste di Confcommercio; presenti anche il vicepresidente della Regione Mirco Carloni, il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli e il presidente della Camera di Commercio Gino Sabbatini per esprimere sostegno al mondo dell’imprenditoria. "Abbiamo voluto dare voce a tutte le imprese – ha detto lo chef stellato Moreno Cedroni, presidente di Confcommercio Marche-Fipe – per dare un segnale forte al governo. Per noi #ilfuturononsichiude, e vogliamo riaprire subito in sicurezza!".