Banca Marche, rimborsi per 19 milioni di euro

Arbitrato all’Anac: 276 risparmiatori beffati recuperano parte dei soldi

Raffaele Cantone, presidente Anac

Raffaele Cantone, presidente Anac

Macerata, 19 giugno 2019 - Sono 19 i milioni di euro tornati nelle tasche dei risparmiatori beffati dal crac Banca Marche, grazie agli arbitrati. Lo fa sapere l’Autorità nazionale anticorruzione, la cui Camera arbitrale ha completato l’esame delle istanze di arbitrato trasmesse dai titolari di bond subordinati emessi dalle banche poste in liquidazione (Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti). Per Banca Marche, le istanze di rimborso sono state 276.

L’Anac evidenza come su 1.770 richieste di arbitrato pervenute, quelle che presentavano i requisiti richiesti dalla normativa (e quindi valutabili) sono state 1.685, l’80% delle quali è stato accolto (1.357). L’importo totale richiesto dalle sole istanze ammissibili era di 78,2 milioni, mentre quello che è stato liquidato è di 44,4 milioni (cioé il 56,8%).

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«Già attraverso l’arbitrato abbiamo raggiunto risultati molto importanti per i risparmiatori dell’ex Banca delle Marche», sottolinea l’avvocato Corrado Canafoglia, referente regionale dell’Unione nazionale consumatori.

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«Circa l’85% dei risparmiatori che si sono rivolti a noi hanno visto in qualche modo riconosciute le loro ragioni. Solo per quanto ci riguarda, i risultati conseguiti attraverso l’arbitrato hanno fatto rientrare nelle Marche almeno 20 milioni di euro. Si tratta di un fatto rilevante», aggiunge.

Un risultato che, però, non è frutto del caso, ma di un attento lavoro di documentazione sulla situazione dell’istituto di credito. «Siamo riusciti a produrre una documentazione che dimostra in maniera inequivocabile la mala gestione della Banca – prosegue Canafoglia –, fondata su tanti atti, tra i quali molti della Consob e di Banca d’Italia. E, poi, la vendita delle obbligazioni dopo i primi sei mesi del 2012, quando già erano emersi problemi di bilancio, è la cartina di tornasole della condotta dei vertici dell’allora Banca delle Marche. Ci sono state gravi violazioni in materia di informazione e trasparenza. Diciamo la verità: la gente è stata turlupinata, ci sono stati risparmiatori truffati».

I buoni risultati ottenuti attraverso la Camera arbitrale dell’Anac, però, non impediscono di chiedere di poter accedere al Fondo di risarcimento risparmiatori varato dal governo. «Manca un ultimo decreto per poi poter attivare le procedure previste. Credo si potrà iniziare entro metà luglio, inizi di agosto. È previsto un ristoro del 30% per gli azionisti e fino al 95% per gli obbligazionisti, comunque non superiore a 100mila euro. Uno strumento che, in ogni caso, consentirà di recuperare altri risparmi».