Caro energia palestre: pannelli solari e luci soffuse a Macerata

I titolari puntano a contributi a fondo perduto e a sgravi fiscali: "Ma finora non abbiamo ricevuto neanche un euro"

Macerata, 22 ottobre 2022 - ​Il lavoro non manca e, dopo la pandemia, il settore delle palestre è ripartito. Ma anche qui il caro energia si fa sentire, con i costi raddoppiati. E i titolari sono costretti a ricorrere a stratagemmi per il risparmio. Ad esempio Gheri Rachkova, al timone della palestra Meeting Action di Tolentino, ha dovuto fare un investimento di circa 25mila euro tra nuovo impianto idraulico, sistema a led e pannelli solari sul tetto.

Un allenamento in palestra
Un allenamento in palestra

"Grazie a Dio si lavora – esordisce -, c’è stata una buona ripresa e su questo non possiamo lamentarci. Ci sono però anche i rincari. Cambiamo ogni mese operatore per cercare di contenere gli aumenti (la bolletta che prima segnava meno di 2mila euro al mese, ora ne segna oltre 3mila); a luglio abbiamo installato i pannelli solari per quel che è possibile, essendo comunque il tetto piccolo. Poi abbiamo messo le plafoniere a led e accendiamo le luci a zone.

Il riscaldamento durante i corsi, soprattutto per bambini e anziani, non si tocca: non possiamo far stare le persone al freddo. Inoltre, abbiamo cercato di sensibilizzare i clienti affinché non ci sia un uso improprio delle docce, basta un po’ di buonsenso. Per garantire la massima sicurezza, continuiamo a sanificare attrezzi e sale, e anche questo comporta delle spese. Ma non aumentiamo gli abbonamenti. Come attività abbiamo fatto domanda per contributi a fondo perduto, venendo dai due anni difficili della pandemia e alla luce degli attuali rincari. Però per ora non è arrivato nessun aiuto. Nonostante tutto, guardiamo con speranza al futuro della nostra attività".

"In media le bollette sono raddoppiate – dice Fabrizio Sagripanti, titolare della palestra Exe di Civitanova e dei centri AeM (nella stessa Civitanova, a Tolentino, Macerata, Loreto e Foligno) -, passando ad esempio da 2.200 euro a 4.400 euro al mese di luce. Stiamo cercando di contenere i consumi ed evitare gli sprechi, accendendo meno lampade negli spogliatoi e nelle sale dei corsi, per tamponare un po’, anche se il risparmio è minimo e non risolutivo. Servirebbe un intervento immediato dello Stato attraverso sgravi fiscali. I contratti non si possono più bloccare. Che importi arriveranno a novembre e dicembre, quando saranno accesi anche tutti i riscaldamenti? Per fortuna, almeno registriamo una ripartenza nel settore: stiamo andando bene, non ci lamentiamo pur non essendo ancora ai livelli del pre-Covid. Più centri hanno garantito nuovi posti di lavoro. Stiamo cercando personale tecnico e amministrativo per la nostra struttura Foligno".

L’istruttore Massimo Amici, titolare della palestra Live Energy di Villa Potenza (Macerata), è riuscito tramite i consigli di un consulente (Repower) a bloccare i prezzi del contratto fino a marzo. "Abbiamo gli stessi iscritti – conclude – ma in una struttura più contenuta da quando ci siamo trasferiti qui. Le persone tornano, anche se non siamo ancora ai livelli pre-pandemia, non c’è più paura. Semmai incertezza per i rincari nell’economia familiare. Per andare incontro alle esigenze dei clienti, abbiamo previsto delle ’prove’ per fare in modo che capiscano come potersi organizzare".