"Facciamo fatica a trovare dei dipendenti"

L’azienda che produce divani Giform di Corridonia (Macerata) festeggia mezzo secolo di attività, il titolare: "Il lavoro non manca, cerchiamo giovani da formare"

Eliana Siroti e Giancarlo Porfiri, titolari della Giform di Corridonia

Eliana Siroti e Giancarlo Porfiri, titolari della Giform di Corridonia

Corridonia (Macerata), 6 gennaio 2022 - Ha iniziato il 2023 tagliando il traguardo del mezzo secolo di attività la "Giform", azienda artigiana impegnata nella produzione di poltrone e divani di alta qualità. Un’arte che all’interno coniuga una vasta varietà di competenze dalla tappezzeria, al valore estetico del design passando per la scelta di tessuti e pellami dove sono le "mani" a recitare la parte da protagoniste in una realtà, oggi situata nella zona industriale di Corridonia, che nel tempo ha costruito poltrone non solo per abitazioni ma anche per cinema e teatri fino ad arrivare nello "spazio".

Tra i progetti speciali, infatti, figura la realizzazione degli arredamenti per il primo Spaceport al mondo della "Virgin Galactic", costruito nel deserto del Nuovo Messico. Una strada lunga e in continua evoluzione, portata avanti da Giancarlo Porfiri assieme alla moglie Eliana Siroti ed alle figlie Alessandra e Fabiana. "Tutto è cominciato nel 1973 – racconta il titolare –, sono partito da solo come tappezziere in un locale di nemmeno 50 metri quadri in via Sant’Anna e poco dopo ho inserito un dipendente dando il via ad una piccola produzione di divani. Nel giro di due anni è arrivata mia moglie, mio fratello ed altri ragazzi, oggi ancora al mio fianco – continua – oltre ad aprire un negozio, ho allestito un laboratorio sotto la mia abitazione e nel ’75 ho partecipato al Salone del Mobile di Milano".

Una presenza nella più importante fiera internazionale del settore durata dieci anni, da cui sono scaturite collaborazioni con brand prestigiosi.

"Abbiamo contribuito alla realizzazione di poltroncine per teatri, cinema e sale congressi di tutto il mondo specializzandoci successivamente in progetti di arredi di lusso – spiega Porfiri –.Nel 2004 ci siamo spostati nella zona industriale, in quanto avevamo bisogno di più spazio ed oggi abbiamo uno stabilimento di circa 3.000 metri quadri con oltre 40 dipendenti". La sfida ora è al futuro, il lavoro ma non senza quale punto interrogativo.

"Facciamo fatica a trovare dipendenti – sottolinea – questo è un lavoro che si fa prevalentemente con le mani, non ci sono particolari tecnologie o macchinari. Cerchiamo perciò giovani ambiziosi, disposti ad essere formarti, – chiosa Porfiri –; è un mestiere che dà soddisfazione e stimola la creatività, le possibilità di fare carriera in azienda non mancano, mi auguro di cuore che questa già numerosa famiglia non smetta di crescere".