Cordata toscana per la Maceratese, Tardella pronta a vendere

Rottura con Comune e tifoseria, la presidentessa è sempre più sola. Spunta il nome di Fabrizio Lucchesi

Maria Francesca Tardella (foto Calavita)

Maria Francesca Tardella (foto Calavita)

Macerata, 24 settembre 2016 - Le voci su una imminente cessione della Maceratese da parte della presidente Maria Francesca Tardella sono sempre più insistenti e seppur non trapeli nulla dalle segrete stanze è chiaro che la curiosità dei tifosi sta diventando morbosa. Come sempre accade in questi casi le voci sono molteplici, le fonti non sempre attendibili, i diretti interessati restano nell’ombra ed allora rimbalzano in città le fantasie più ardite. Premettendo che in certe situazioni la riservatezza non solo è opportuna, ma è d’obbligo, partiamo dalle pochissime cose certe. In verità ce n’è soltanto una ossia la volontà della presidente di vendere: è stata ribadita più volte e, di recente, molto più frequentemente soprattutto al suo entourage, staff tecnico e giocatori compresi.

Che d’altronde si sia alla fine di un’«era» è palese da tanti comportamenti concludenti: lampanti gli ultimi esempi i quali, se non altro, dimostrano che il termine di un lungo ciclo è vicino. A cose fatte si faranno i consuntivi (comunque largamente positivi almeno dal lato sportivo), ma ora la presidente è praticamente sola, o quasi. Ai ferri corti, da tempo, con l’amministrazione comunale, con la parte più calda della tifoseria che è al limite della contestazione e che comunque la invita a farsi da parte (riconoscendone comunque i meriti) ed anche con gli sportivi «moderati» quantomeno disorientati da quanto sta accadendo. Lei stessa ci ha detto più volte di essere stanca e dopo più di 5 anni (e che anni) è assolutamente comprensibile. Il calcio di questi tempi è strapieno di maneggioni, affaristi, saltimbanchi e personaggi di dubbia moralità: molti hanno cercato almeno un contatto con la Tardella ed i suoi fiduciari.

Alle nostre orecchie sono giunti i nomi più disparati ma la «pista calda» è quella che porta in Toscana, esattamente tra Firenze e Pisa, per la precisione ad Empoli. Gli indizi sembrano condurre a Fabrizio Lucchesi, già direttore generale della Roma scudettata del 2001, poi artefice del ritorno al calcio che conta della Fiorentina e di recente a Pisa che lascia dopo la promozione in B e l’avvento della Terravision di Petroni. Nulla questio sull’esperienza di un manager che ha lavorato ad altissimi livelli ma è lecito chiedersi chi lo accompagnerebbe in questa esperienza. La preghiera,unanime, alla presidente è solo una: se cessione sarà che ci sia un minimo di affidabilità nella nuova proprietà. Macerata ha già digerito due fallimenti: un terzo sarebbe letale.