Moda post Covid: Alena Desirée in finale nazionale per l’istituto Bonifazi di Civitanova

La studentessa originaria dell'Ecuador ha dimostrato fantasia e capacità con un progetto nato durante la pandemia

Alena Desirée tra Giuliana Compagnucci (a sinistra nella foto) e Marta Cellini

Alena Desirée tra Giuliana Compagnucci (a sinistra nella foto) e Marta Cellini

Civitanova Marche, 11 dicembre 2021 - Si chiama Alena Desirèe Vaca Andrade. La famiglia è originaria dell’ Ecuador e da tempo si è stabilita a Civitanova. La ragazza frequenta il 5° anno dell’ istituto ’Bonifazi’, indirizzo Moda. Con grande successo, c’è da dire, come dimostrano i fatti. Il Bonifazi, infatti, ha partecipato al concorso nazionale di moda promosso dal comune di Bergamo sul tema ’Moda post Covid, nuovi possibili scenari’. Una cinquantina le scuole che vi hanno aderito, tanti i progetti presentati.

Ebbene, l’ istituto civitanovese è risultato tra i primi tre, l’ unico del centro Italia, grazie proprio al lavoro di Alena Desirèe. E’ stata lei a far colpo sulla competente commissione che ha severamente selezionato i progetti migliori, e non è neanche da escludere che nella scrematura definitiva fra i tre finalisti, sia proprio lei a risultare la più brava . Una performance che testimonia non solo la fantasia e la capacità di Alena Desirèe nel leggere la tendenza moda di domani, ma anche la competenza e l’ attenzione con cui il Bonifazi sa stimolare i propri allievi a mettere a frutto le loro abilità e la parte più creativa di sé.

Da sottolineare, inoltre, che non è la prima volta che un’ allieva dell’ istituto civitanovese si mette in luce al di fuori delle quattro mura di una scuola. Un paio di anni fa è stata Roberta Ramieri a risultare la migliore addirittura in campo europeo con una sua originale proposta e sviluppo di moda, quest’ anno è toccato ad Alena Desirèe. A seguire lei e tutto il gruppo classe nel percorso sono state le professoresse Marta Cellini (laboratorio moda) e Giuliana Compagnucci (progettazione); costante e convinto è il sostegno del preside Claudio Bernacchia, della vice Daniela Patriarca e degli altri colleghi del corso. L’aspetto singolare e significativo della storia, è che il progetto è stato avviato proprio durante il periodo Covid, quando gli allievi sono stati costretti ad operare spesso a distanza, imparando comunque a unire al meglio la parte artigianale della loro creatività a quella digitale.

"La cosa va particolarmente sottolineata - dice Giuliana Compagnucci - tante abilità sono state maturate proprio nel periodo peggiore della nostra storia. Il successo di Alena Desirèe aumenta l’autostima e costituisce soprattutto uno stimolo a proseguire negli studi di perfezionamento e a realizzarsi nel campo verso il quale ci si sente più portati. Alena Desirèe ci crede, al di là di inevitabili incertezze tipiche della sua età: "Non ho ancora deciso quel che fare dopo il diploma - dice - mi piacerebbe frequentare i corsi di specializzazione moda all’ accademia di Bologna o al politecnico di Milano".