Macerata, Minniti con Carancini: stop alle manifestazioni

Anpi e Cgil accolgono l’appello del sindaco, che ha chiesto di fermare tutte le manifestazioni per non far salire la tensione. Ma i centri sociali non ci stanno. L'intervento del ministro dell'Interno

Il sindaco di Macerata Carancini con il ministro dell’Interno Minniti (Foto Calavita)

Il sindaco di Macerata Carancini con il ministro dell’Interno Minniti (Foto Calavita)

Macerata, 7 febbraio 2018 - L’Anpi nazionale ha accolto l’appello del sindaco di Macerata, Romano Carancini: “Si fermino tutte le manifestazioni”, aveva chiesto stamattina.

Pronta la risposta da parte di Anpi, Arci, Cgil e Libera: “Nel prendere atto dell’appello, seppur tardivo, del sindaco di Macerata, abbiamo assunto la decisione, non senza preoccupazione e inquietudine, di sospendere la manifestazione nazionale del 10 febbraio”, scrivono in un comunicato congiunto.

Al contempo, sottolineano, “pretendiamo che Macerata non diventi un luogo di attiva presenza neofascista: ciò sarebbe in violazione della Costituzione della Repubblica, delle leggi vigenti in materia e della civiltà. Siano quindi vietate le iniziative annunciate per i prossimi giorni in città da Forza nuova, da Casapound e da tutti i seminatori di razzismo. Il sindaco sia protagonista, assieme ai ministri deputati, di questa operativa assunzione di responsabilita’”.

FIACCOLATAFOTO_28728085_222024
FIACCOLATAFOTO_28728085_222024

Ma allo stesso tempo, ricordano, “resta fermamente inteso che il nostro impegno continua nel solco di una forte azione di contrasto ai fascismi e ai razzismi che dovrà necessariamente condurre il Governo a sciogliere i partiti e le associazioni che si richiamano a quelle aberranti ideologie”. Quindi nell’invitare “caldamente le cittadine e i cittadini a firmare in modo massiccio l’appello ‘Mai piu’ fascismi’, chiamiamo fin d’ora a raccolta tutti i sinceri antifascisti e democratici per una grande manifestazione nazionale unitaria, da realizzare prossimamente”. La data e il luogo saranno decisi e comunicati dalle organizzazioni promotrici dell’appello.

I CENTRI SOCIALI - Non si associano alla decisione di Anci e Cgil i centro sociali, che dal canto loro confermano la manifestaizone: "Apprendiamo dell'annuncio della sospensione della partecipazione alla manifestazione nazionale di sabato da parte delle Segreterie e delle Presidenze Nazionali ANPI, ARCI, CGIL e LIBERA. Una decisione maturata a seguito del "tardivo invito del Sindaco di Macerata a fermare tutte le manifestazioni". Ancora una presa di posizione irricevibile, quella del Sindaco, che a fronte della gravità dei fatti di sabato, pone sullo stesso piano le iniziative neofasciste lanciate da quanti rivendicano l'attacco terroristico  e la grande manifestazione di condanna di quanto accaduto. L'unica risposta possibile a quanto accaduto sabato scorso è quella di rifiutare il clima creato ad arte per ostacolare la libera espressione del diritto di tutti i cittadini a manifestare la loro solidarietà alle vittime dell'attentato, e la loro ferma condanna di ogni manifestazione di fascismo e razzismo. Nessuno può sospendere una manifestazione che in pochissimi giorni ha ricevuto appelli, adesioni ed inviti alla partecipazione da tante realtà sociali e singoli cittadini, a livello locale, come a livello nazionale. Per questa ragione confermiamo la manifestazione nazionale contro il fascismo e il razzismo di sabato 10 febbraio".

MINNITI - "Ringrazio Anpi, Cgil, Arci e Libera che hanno accolto la richiesta del sindaco di Macerata di sospendere le manifestazioni in questo momento così delicato per la città, che ora ha bisogno di pace e di tranquillità". Lo ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti che oggi ha aperto la sua campagna elettorale come candidato Pd nel collegio uninominale di Pesaro Urbino. "Al tempo stesso - ha aggiunto, parlando a Pesaro - mi auguro che anche altre organizzazioni che hanno annunciato manifestazioni accolgano l'invito del sindaco di Macerata. Se questo non avverrà, ci penserà il ministro dell'Interno ad evitare tali manifestazioni".