Elezioni regionali Marche 2020, risultati di Macerata. Acquaroli fa il pieno in casa

L'ex sindaco di Potenza Picenza trionfa su Maurizio Mangialardi. In provincia la percentuale supera largamente il 50%

Elezioni regionali Marche 2020, i risultati premieranno uno tra Mangialardi e Acquaroli

Elezioni regionali Marche 2020, i risultati premieranno uno tra Mangialardi e Acquaroli

Macerata, 21 settembre 2020 - Francesco Acquaroli segna un ribaltone storico nelle Marche. L'ex sindaco di Potenza Picena si siederà sulla poltrona di presidente della Regione dopo la sconfitta di cinque anni fa. 

A livello regionale Acquaroli, candidato del centrodestra (Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Movimento per le Marche, Civitas- Civici per Acquaroli) ha conquistato il 49% dei voti. Staccato Maurizio Mangialardi, frontman del centrosinistra (Pd, Italia Viva-Psi-Demos, Marche coraggiose, Rinasci Marche, Le nostre Marche e il centro, Mangialardi presidente) con il 37%; dietro Gian Mario Mercorelli (Movimento Cinque Stelle) con  l'8%, Roberto Mancini con la civica 'Dipende da noi al 2,3%', Fabio Pasquinelli per il Partito Comunista all'1,4%, Sabrina Banzato per 'Vox Italia' allo 0,5%, Anna Rita Iannetti per il Movimento 3 V. allo 0,5%, Alessandra Contigiani per 'Riconquistare l'Italia' allo 0,1%.

A Macerata il vantaggio è anche più sostanzioso: Acquaroli con il centrodestra si attesta al 59%, mentre Maurizio Mangialardi (video) con la coalizione di centrosinistra si ferma al 30%.

"Niente mascherina nera", avvocatessa fermata al seggio

Niente voto con indosso la mascherina nera. Una avvocatessa di Ancona che vive a Porto Recanati, Sara Bazzani, si è vista fermare in un seggio della scuola della città marchigiana perché indossava un simbolo che, a detta di un membro del seggio, richiamava un partito. "Era una semplice mascherina di pizzo nero acquistata ad Ancona", racconta Bazzani. "Già prima di entrare al seggio ero stata avvicinata da un signore della protezione civile che me ne aveva fornita una bianca che ho rifiutato", prosegue l'avvocatessa sottolineando che anche all'interno del seggio le è stato consigliato di cambiare la mascherina nera perché "identificativa di un partito". "Mi hanno detto che c'è una circolare della prefettura di Macerata che vieta il voto con mascherine rosse, nere e con la bandiera italiana, ma è una follia - conclude Bazzani - E' assurdo che ancora si associno il rosso e il nero a partiti italiani. L'avvocatessa alla fine ha ceduto e ha votato con una mascherina bianca.

Elezioni regionali Marche 2020, i risultati della provincia di Macerata