Sandro Parcaroli e la nuova vita da sindaco di Macerata "Non riesco a tornare a casa"

Il primo cittadino: ho una giacca in ogni posto. Dormo in un b&b, sono rientrato a Crispiero solo venerdì. "Non ho il tempo di rispondere al telefono"

Sandro Parcaroli, 64 anni, è stato eletto sindaco al primo turno con oltre il 52% di voti

Sandro Parcaroli, 64 anni, è stato eletto sindaco al primo turno con oltre il 52% di voti

Macerata, 27 settembre 2020 - "Non sono stanco, ma pieno di energia perché ho ricevuto un’accoglienza che non mi aspettavo. Questo mi ha fatto piacere e dimostra che i cittadini hanno capito come sono". Nonostante riesca a dormire solo poche ore a notte e, per gran parte della settimana sia dovuto rimanere lontano da casa, il sindaco Sandro Parcaroli ha iniziato la sua "avventura" politica pieno di energie. Diversi i "quartier generali" dove si è appoggiato in questi primi dopo la sua elezione, dal b&b in cui ha affittato una stanza, perché è impossibile tornare a dormire nella sua casa di Crispiero tutte le sere, al suo ufficio alla Med Store e negli ultimi giorni anche l’ufficio comunale a Palazzo Conventati.

"Ho una giacca sparsa in ogni posto – racconta il sindaco –, perché non riesco a tornare a casa. Sono tornato a casa solo ieri (venerdì, ndr) e, anche il mio cane un pastore belga, mi ha fatto un sacco di feste". Ma strette di mano, abbracci e festeggiamenti sono stati il filo conduttore di questi primi giorni del sindaco Parcaroli che ammette di non riuscire a stare dietro a tutte le chiamate che gli arrivano ogni giorno.

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"Non so a quante telefonate non sono riuscito a rispondere, mi vergogno anche un po’, ma ho davvero tante cose da fare – racconta il sindaco nella pausa pranzo –. Ho le giornate piene e sto conoscendo tante persone, anche la prossima settimana ho già una serie di incontri programmati con il prefetto, il questore, il rettore e i comandanti delle varie forze dell’ordine. Nei giorni scorsi sono entrato in Comune e mi sono sentito subito accettato, ma credo che sia stato anche per il mio modo di pormi, perché sono arrivato con la mano tesa verso tutti". Ma tra le tante telefonate e gli abbracci arrivati, la stretta di mano più gradita il sindaco racconta essere stata quella con il suo "avversario" politico Narciso Ricotta, avvenuta venerdì in Comune. "Sono stato molto contento che abbia voluto incontrarmi – spiega Parcaroli – e, anche in quell’occasione, gli ho ribadito la mia intenzione di lavorare anche con l’opposizione per il bene della città. Lui, invece, mi ha ricordato alcuni progetti che sono stai avviati su cui l’amministrazione dovrà proseguire".

E dopo la telefonata arrivata mercoledì dal vescovo Nazzareno Marconi, ieri Parcaroli ha incontrato anche il vescovo di Camerino, Francesco Massara, "perché ho sempre detto che non sarei stato solo il sindaco di Macerata". E delle polemiche sul blitz di Salvini in Comune, Parcaroli non si cura. "Non vedo perché non avrei dovuto abbracciarlo, io voglio bene a tutti e voglio essere in armonia con tutti – racconta –, poi in questi giorni non ho avuto molto tempo di leggere i giornali, li ho sulla scrivania e spero di riuscirci presto, ma se qualcuno mi chiedesse con quale percentuale ho vinto le elezioni, non lo so perché da martedì non sono riuscito a fermarmi un attimo e a leggere nulla. So solo che ho vinto".