Insegnante minacciata, la salvano gli alunni

Cingoli, botte alla fermata dei bus. La preside del ‘Varnelli’: «Aggrediti i nostri ragazzi»

I carabinieri stanno indagando sulla zuffa

I carabinieri stanno indagando sulla zuffa

Cingoli (Macerata), 27 maggio 2015 - I carabinieri di Cingoli stanno effettuando serrate indagini finalizzate all’identificazione dei giovani che avrebbero innescato una rissa in cui, all’uscita dalla scuola, sarebbe stato coinvolto un gruppo di studenti dell’Istituto alberghiero ‘Girolamo Varnelli’. Stando a quanto emerso dai primi accertamenti (subito sarebbero stati acquisiti i primi elementi utili a giungere all’identificazione dei protagonisti), l’episodio si è verificato lunedì poco dopo le 13 a ridosso del centro storico, nel tratto finale di via Portella: una zuffa di pochi minuti, ma dai toni piuttosto concitati. Finite le lezioni, ogni giorno gli alunni percorrono quel tratto per raggiungere la vicina area di sosta dei pullman.

E l’altroieri si trovavano quasi davanti al mercato coperto quando è scoppiato il tafferuglio, che quale testimone diretta ha avuto una docente dell’Alberghiero. «L’insegnante si è trovata presente al fatto – spiega la professoressa Sabrina Fondato, dirigente del ‘Varnelli’ – poiché aveva lasciato la propria auto, che stava raggiungendo, parcheggiata proprio dove è scoppiata la baruffa. In base a quanto la stessa docente mi ha riferito, la rissa non è stata provocata da studenti della nostra scuola: tutto sarebbe cominciato perché certi ragazzi, diciamo che si tratta di persone non proprio tranquille, vanno verso gli autobus per aggredire gli studenti». «La stessa docente vuole ringraziare i nostri alunni – aggiunge la preside Fondato – che l’hanno protetta quando la sua incolumità è stata minacciata da un bellimbusto, poiché si sarebbe intromessa. Quindi da lei ho avuto in serata le notizie dell’accaduto».

La vicenda si è verificata ben all’esterno dell’istituto. «In sostanza – precisa ancora la dirigente – non devo adottare alcun provvedimento: i nostri ragazzi non vanno in giro creando situazioni spiacevoli. Non so se e come, con la confusione che si era generata, loro sono stati coinvolti nella zuffa. La docente ha rilasciato le proprie dichiarazioni ai carabinieri: abbiamo voluto segnalare l’accaduto per intuibili motivi e perché, avendo appreso di minacce tese ad aggredire gli studenti, è opportuno che i ragazzi siano tutelati».