Condannata per truffa, ora terrà un corso di diritto

Elisabetta Piccinno salirà in cattedra all’Università delle tre età di Mogliano

Elisabetta Piccinno (foto Calavita)

Elisabetta Piccinno (foto Calavita)

Mogliano, 7 novembre 2015 - Tra le altre cose era riuscita a rifilare nientemeno che il marchio Burberry a un compratore, incassando una cospicua caparra. Una delle tante truffe per cui alla fine ha patteggiato quattro anni e otto mesi di condanna, finendo anche in carcere nel 2012. Ora che ha finito di pagare i suoi conti con la giustizia potrebbe diventare l’insegnante di un corso di diritto organizzato a Mogliano.

Stiamo parlando di Elisabetta Piccinno, la falsa avvocatessa originaria della provincia di Lecce, finita alla ribalta per una serie di aste bluff e truffe da più di 5 milioni di euro. Per lei le accuse erano di truffa, esercizio abusivo della professione, falsità materiale e sostituzione di persona. In pratica la Piccinno si spacciava per avvocato e membro di un’inesistente commissione del tribunale di Macerata. Così era riuscita a far credere a molte persone, tra cui noti professionisti della zona, di essere in grado di acquistare beni mobili e immobili a prezzi stracciati. Per poi rifilare veri e propri pacchi.

Sui soldi incassati grazie a questi bluff, inoltre, è stata anche condannata a due anni per un’evasione da 2,5 milioni di euro. Con un curriculum del genere, la donna si è proposta appunto come docente per un corso di diritto, uno dei tanti inseriti all’interno dell’Università delle tre età organizzata dalla Pro Loco e dal Comune. Avendo avanzato la proposta in ritardo però il suo nome e quello del corso non sono stati inseriti nel cartellone ufficiale.

Ma il corso è stato comunque annunciato durante la presentazione e se si dovesse raggiungere il numero minimo degli iscritti potrebbe anche partire. Senza che nessuno abbia avanzato dubbi quantomeno sull’opportunità di una simile scelta.