Castelraimondo (Macerata), 16 aprile 2011 - Che sera, stasera con i Matia Bazar. Alle 21 di oggi si accenderanno le luci sul palco del palas di Castelraimondo per il primo appuntamento del tour “Conseguenza logica”. E la prima novità è il ritorno di Silvia Mezzanotte nella band che l’ha vista protagonista a lungo.
 

Non mancano le novità, ma la più grande è il suo rientro in squadra. Come è andata?

"Ci siamo incontrati in aeroporto — racconta Silvia Mezzanotte — e ci siamo messi a parlare al bar. Io ero sola e loro in tre, era infatti terminato il rapporto con Roberta Faccani. Si sono avvicinati dei fan per chiederci gli autografi, delle foto e non sapevamo come metterci. Ho avuto la sensazione che il tempo non fosse mai passato, ne ho parlato con il mio manager che ha avviato i contatti e dopo un mese eravamo in sala per registrare l’album".

Cosa avete preparato per stasera?

"Daremo spazio alle canzoni del passato come ‘Vacanze romane’ ‘Ti sento’, ‘Brivido caldo’ fino a quelle dell’ultimo album".

Quali sono le canzoni dei Matia preferite da Silvia?

"Messaggio d’amore’ che ancora oggi è una delle più cantate e poi ‘Cavallo bianco’, una del passato scritta per un’altra vocalità che non escludo di proporre anche stasera".

Si avverte il peso delle altre vocalist dei Matia?

"Un problema mai vissuto, Antonella Ruggiero resta una grande icona che puoi solo adorare. Io mi sono accostata al vecchio repertorio con rispetto, senza volerlo stravolgere come nella mia natura e vocalità. Insomma, non c’è un tradimento verso le esecuzioni passate. C’è poi un repertorio sulle mie corde come ‘Brivido caldo’, ‘Messaggio d'amore".

Come sono trascorsi questi giorni nel Maceratese?

"Benissimo. A Castelraimondo ho ritrovato un ambiente familiare, dove si mangia ottimamente e si può lavorare davvero bene. Abbiamo preparato un palco grande con un affascinante gioco di luci".

Dopo aver lasciato i Matia ha intrapreso anche un percorso teatrale, con il suo rientro sarà ora accantonato?

"Il mio progetto ‘Regine’, in cui celebro cantanti mitiche, va avanti anche perché non s’intreccia con quello dei Matia così come il mio desiderio di insegnare nelle scuole di canto".