Musicultura 2018, trionfa Davide Zilli / FOTO

Il brano ‘Coinquilini’ ha conquistato il pubblico dello Sferisterio

La premiazione allo Sferisterio (foto Calavita)

La premiazione allo Sferisterio (foto Calavita)

Macerata, 18 giugno 2018 - Davide Zilli ha vinto la XXIX edizione di Musicultura con il brano «Coinquilini». Il suo brano è stato il più votato dal pubblico dello Sferisterio rispetto agli altri finalisti, e cioè a Daniel Pes con «Ca milla dia dì», un pezzo in lingua sarda modellato sui testi poetici di Don Gavino Pea; a Marco Greco il brano «Abbiamo vinto noi» e a Pollio che ha proposto «Generico». Zilli ha ricevuto il premio Ubi Banca del valore di 20mila euro. Inoltre Greco ha vinto il Premio della Critica.

Nella serata finale c’è stato il ritorno come ospite di Mirkoeilcane, vincitore dell’edizione di 2017 del festival. La prima canzone che ha cantato sul palco è «Per fortuna», cioè quella che l’ha portato al successo nella scorsa edizione del concorso e che ha dedicato a Fabrizio Frizzi; seguite poi «Stiamo tutti bene» e «Se ne riparla a settembre».

L’altro ospite è stato Brunori Sas: il cantastorie della contemporaneità, membro del Comitato artistico di garanzia, ha divertito il pubblico con le sue battute e lo ha fatto emozionare con alcuni dei suoi brani: «Canzone contro la paura», «L’uomo nero», «Lamezia Milano» e «La verità».

Infine Musicultura ha omaggiato Jacques Brel con la poesia recitata da Piero Piccioni, che ha introdotto Malika Ayane. L’artista si è esibita con «La chanson des vieux amants», resa in italiano da Battiato, e «Le prochain amour», come lei stessa spiega: «Brel è stato un ambasciatore dei sentimenti che abbiamo dentro, da lui mi piacerebbe imparare a tradurre le emozioni in parole e musica».

Malika si è congedata con il suo nuovo singolo «Stracciabudella», che anticipa l’uscita del nuovo album “Domino”, così ha spiegato la scelta del titolo del nuovo singolo: «È una canzone d’amore da ascoltare all’inizio di una storia, nei momenti tristi, anche quando l’amore finisce, le emozioni che si provano in questi momenti vanno dritte nello stomaco».