Musicultura 2020 Macerata, vince Fabio Curto

La sua canzone “Domenica” ha superato le proposte degli altri finalisti. Nel 2015, il cantautore aveva vinto anche il talent “The voice”

Il vincitore Fabio Curto

Il vincitore Fabio Curto

Macerata, 30 agosto 2020 - C’è scritto il nome di Fabio Curto nell’albo d’oro di Musicultura, è lui il vincitore assoluto della XXXI edizione del festival maceratese. La sua canzone “Domenica” ha superato le proposte degli altri finalisti: I Miei Migliori Complimenti con “Inter-Cagliari”, Miele con “Il senso di colpa” e Blindur con “Invisibile agli occhi”.

Sul piano musicale, è stata una serata nel segno della grande canzone d’autore, del resto è inevitabile raggiungere il top quando si può contare su ospiti del calibro di Enrico Ruggeri, sul palco anche nella veste di presentatore, di Roberto Vecchioni, Francesco Bianconi, Asaf Avidan. E come sempre, Musicultura ha creato i presupposti di live inediti, di un qualcosa che potesse lasciare il segno. E in questa scia si inserisce l’omaggio di Roberto Vecchioni all’amico Piero Cesanelli, il patron e ideatore del festival scomparso un anno fa, quando ha interpretato la sua canzone “Sopra Milano”. Oppure quando Ruggeri e Francesco Bianconi hanno intonato “A me mi piace vivere alla grande” di Franco Fanigliulo. C’è poi stato l’omaggio che i quattro finalisti assieme a Ruggeri hanno fatto a Pino Daniele, Cesare Cremonini, Lucio Dalla e gli Stadio. Non potevano essere dimenticati i cinquant’anni di musica di Ron, un amico di Musicultura, e per questa ragione è stato mandato in onda un clip di una sua esibizione al festival maceratese.

Il tocco di internazionalità è stato portato da Asaf Avidan che ha incantato il pubblico interpretando “Lost Horse” e “Reckoning song”. I primi ospiti della rassegna sono stati i Pinguini Tattici Nucleari che hanno portato allo Sferisterio la loro canzone sanremese “Ringo Starr” e Ridere”. È stata poi la volta delle sonorità delicate e giocose del Gruppo Ocarinistico Budriese. Ha pescato nel suo prossimo album Bianconi quando ha presentato al pubblico “L’abisso” e “Quello che conta”, tratti dal suo disco da solista. Vecchioni ha anche cantato la sua “Mi manchi” e ha poi ricevuto il premio UniMarche dai rettori degli atenei di Camerino e Macerata.

Non c’è stata solo musica, ma Musicultura ha abbracciato anche poesia e teatro. Hanno fatto centro Bruno Tognolini, autore di centinaia di filastrocche per programmi come La Melevisione e L’Albero Azzurro, con i suoi racconti, e Lucilla Bianconi che ha regalato alla platea un monologo ispirato al quarto libro dell’Apocalisse

In arena è stato anche il tempo dei premi: Blindur ha vinto quello della Critica e infine Curto, che spesso si può sentire suonare per le vie di Bologna, quello più ambito della vittoria assoluta che gli ha garantito il premio da 20mila euro. E quando c’è stata la proclamazione è stato uno tsunami di emozioni per Curto, che nel 2015 aveva vinto anche il talent “The voice”. “C’è un’emozione fortissima - ha detto -  quando si sta per pronunciare il nome del vincitore e quando è tuo quel nome ho avuto in un attimo una serie di flashback”. E adesso c’è il ritorno a Bologna. “Mi porto dietro questa splendida esperienza e ho tanta voglia di scrivere musica, di completare il prossimo album che è quasi pronto, questa vittoria darà una grossa spinta e una ventata di entusiasmo a tutti, a chi ha creduto nelle mie capacità e nel potenziale della mia musica”.