Angelini (Civitanova): "Visto il piano di sicurezza, si poteva giocare di sera all'Helvia Recina"

La Civitanovese ha perso 2-0 contro la Maceratese, con assenze importanti e una formazione rimaneggiata. Il presidente onorario esprime disappunto per l'orario d'inizio e speranza per la prossima partita.

"La Maceratese é scesa in campo con il coltello tra i denti, ma peccato per quell’occasione che abbiamo sciupato, sarebbe stata un’altra partita". Daniele Maria Angelini, presidente onorario della Civitanovese, commenta la sconfitta dei rossoblù (2-0, reti di Perri e Minnozzi, ndr) all’Helvia Recina di Macerata, nel ritorno di coppa Italia. "La nostra era una formazione rimaneggiata - dice il dirigente -, con assenze importanti come Stefano Spagna e Marco Passalacqua. Ma in generale qualcuno ha un po’ deluso. Paolucci é stato lasciato da solo in attacco, mentre il nostro portiere Matteo Cannella é stato bravo a respingere i tiri avversari". Angelini, oltre a dirsi rammaricato per quanto accaduto al 20’ del primo tempo, quando Matteo Ercoli a tu per tu con il portiere avversario Gagliardini non ha centrato lo specchio, mostra il proprio disappunto per l’assenza sugli spalti della tifoseria rossoblù, come protesta per l’orario d’inizio fissato alle 15.30. "Da anni – dice Angelini - non si registrano incidenti tra ultras, anche grazie al lavoro delle forze dell’ordine. Il livello di sicurezza mercoledì era molto alto e addirittura vi era un elicottero: con questi presupposti, il match si poteva giocare di sera, permettendo a tutti di venire allo stadio". Domenica, alla terza di campionato, i rossoblù ospiteranno il Chiesanuova. "E’ un torneo davvero difficile - conclude Angelini -, l’abbiamo visto con l’Urbino, che ha vinto contro noi e la Maceratese. Ma sono fiducioso, società e tecnico stanno facendo un ottimo lavoro".

Francesco Rossetti