Broglia non molla: "Mi rivedrete in panchina"

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A molti tifosi del Tolentino, nonostante siano costretti alla visione delle partite in streaming, non è certo sfuggito che da circa tre mesi sulla panchina cremisi non sieda lo storico massaggiatore Mario Broglia. E che in sua vece ci sia il maceratese Patrizio Domizi. Beninteso, ugualmente esperto e molto qualificato, ma Mario Broglia, classe ‘44, è un’istituzione. Con questa stagione, che pure ha iniziato, l’infermiere professionale in pensione Broglia è infatti giunto alla ragguardevole cifra di ben 22 annate nello staff medico-sanitario cremisi. Una fedeltà che va ben oltre il ruolo di massaggiatore, con opera peraltro prestata a titolo gratuito, perché nel 2013 Broglia è stato anche tra i soci rifondatori dell’Ust, con il tutto che gli è valso diversi attestati e riconoscimenti, ma che ha dovuto interrompere l’attività, diciamo sospendere, per motivi di salute rientrando a casa sua da un paio di mesi. Cosa che però non gli ha impedito di seguire sempre la squadra del cuore (l’altra è la Fiorentina) e di tanto in tanto di far visita ai suoi "assistiti" dei quali si è sempre definito, e tale è considerato, soprattutto un amico e un punto di riferimento. Domanda d’obbligo: tornerà il mitico Broglia sulla panchina cremisi a dispensare cure e consigli? La risposta la dà direttamente l’interessato: "Per quest’anno – ha detto – sarà difficile, ma non escludo di farlo le ultime due o tre gare". D’obbligo chiedergli che farà quest’anno il Tolentino. "Si salva bene, e nient’altro". E la prossima gara in casa, dopo il rinvio con l’Agnonese, col Castelfidardo? "Sono ottimista: e dato che la nostra è una squadra tanto forte quanto imprevedibile, non escludo che possa fare il colpaccio". Detto da lui c’è da credergli.

Carlo Simonetti