"Che Recanatese. Siamo un grande gruppo"

Il patron Guzzini si complimenta con Pagliari per il lavoro che sta facendo: "Ora la settimana più importante, con il Montevarchi è difficile"

"Che Recanatese. Siamo un grande gruppo"

"Che Recanatese. Siamo un grande gruppo"

di Andrea Verdolini

Sbancare Rimini in quel modo, netto e perentorio e che va ben al di là del 2-1 conclusivo, rappresenta una data da ricordare con il "circoletto rosso" sul calendario. Una prova autorevolissima della Recanatese anche se il mantra deve ancora essere quello di mantenere i piedi ben saldi a terra. Tuttavia il presidente Adolfo Guzzini vuole rimarcare soprattutto l’atteggiamento dei suoi prodi: "La squadra è scesa in campo con la ferrea volontà di combattere e vincere riscattando quanto avvenuto con il Gubbio. Tutti sono stati fortemente determinati concretizzando, sul campo, quello che avevano detto, ossia che quanto accaduto martedì scorso era stato solo un episodio che comunque nel contesto di un campionato come questo può capitare. Un successo che ci rende orgogliosi e che ha sorpreso anche gli stessi dirigenti romagnoli".

Tra l’altro ottenuto con un undici titolare infarcito di giovani.

"In primis Guidobaldi, un 2004 rimasto in campo per tre quarti di partita. Mi piace sottolineare anche quanto fatto vedere da Marafini che è stato quasi impeccabile anche tatticamente. Le colonne portanti nel reparto nevralgico sono poi Alfieri e Morrone che stanno convincendo sempre di più, gara dopo gara. Senza girarci troppo attorno i meriti vanno attribuiti soprattutto alla saggezza di Pagliari, alla sua straordinaria capacità di gestire lo spogliatoio e governare anche le situazioni più delicate e quest’anno ne abbiamo avute, vedi i tantissimi infortuni".

Su Carpani invece che possiamo dire?

"Sta facendo probabilmente la migliore stagione della sua carriera: negli inserimenti è micidiale e vogliamo puntare su di lui anche nel prossimo futuro. Non dimentichiamo Sbaffo: non ha segnato sabato ma è stato determinante mentre su Senigagliesi utilizzerei un semplice aggettivo, devastante. In ogni caso il valore aggiunto era e resta il nostro gruppo".

Siamo all’ultimo chilometro per raggiungere l’obiettivo.

"Attenzione però: questa è la settimana più importante perché domenica abbiamo il Montevarchi ultimo in classifica ma che ha giocato un brutto scherzo alla Vis Pesaro. Dobbiamo essere lucidi e concentrati come a Rimini. Poi penseremo a chiudere in bellezza".

Arrivare alla fatidica quota 42 sarebbe fondamentale anche per programmare il futuro.

"Comunque, sotto questo aspetto, cerchiamo sempre di giocare d’anticipo, come da nostra consolidata tradizione. Sbaffo e Pagliari? Posso dire che erano e sono al centro del nostro progetto. Sul capitano credo che sia inevitabile che abbia tantissime proposte, ma abbiamo constatato il suo grande senso di appartenenza e non è, credetemi, una frase fatta".

Vincere comunque in campi come Alessandria, Gubbio, Lucca e Rimini ovviamente rende questa stagione ancora più speciale.

"I meriti sono dei ragazzi e dell’allenatore. Sabato, parlando prima del fischio d’inizio con il presidente del Rimini, gli avevo confessato che anche un pareggio per noi sarebbe stato d’oro. Meno male che era così, mi ha confidato alla fine complimentandosi per quello che i nostri hanno fatto vedere nei minuti chiusi con la festa con i tifosi al seguito".

A Reggio Emilia e Chiavari (con la Virtus Entella, ndr), le ultime due trasferte, arriveranno altri exploits?

"Andiamoci piano: testa solo ed esclusivamente alla gara di domenica che sarà difficile e complessa. Ogni altro ragionamento è in stand-by".