"Ci siamo sciolti come neve al sole Ora servirà una mezza rivoluzione"

Santarelli Cingoli, la delusione del presidente Gastone Corti dopo la mancata promozione: "Duro colpo da assorbire"

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di Gianfilippo Centanni

Clamorosamente e imprevedibilmente fuori dai giochi dopo due partite della finale a sei per la promozione in A1, alla Santarelli Cingoli si sta metabolizzando lo stordimento degli effetti del ko inflittole dalla salernitana Genea Lanzara. "Ci vorrà ancora qualche giorno – ammette il presidente Gastone Corti – per assorbire il duro colpo". Corti ha seguito a Chieti la Santarelli Cingoli in entrambe le gare: vinta 27-26 quella iniziale col Malo, persa 32-38 la sfida contro la Genea, già sconfitta dal Malo 34-33. Nel girone B le tre rivali hanno concluso ciascuna con 2 punti, quindi il passaggio alle semifinali si è determinato per differenza-reti: Lanzara +5, Malo 0, Cingoli -5. Alla Santarelli Cingoli sarebbe bastato perdere col minimo scarto per disputare le semifinali. "Invece nella seconda gara – riflette Corti – ci siamo sciolti come neve al sole. Pur soffrendo, avevamo già battuto il Malo, perciò è stato fatale l’esito del confronto con la Genea. Oltretutto siamo stati anche scalognati: perdere per infortunio dopo 10’ il portiere titolare Anzaldo già autore di ottimi intrventi, ha influito moralmente sul gruppo, pur riconoscendo che il sostituto Gentilozzi si è ben comportato. E va ricordato che verso la conclusione, quando eravamo sotto di tre gol, con quattro tiri consecutivi dai sei metri, soluzioni a botta sicura, abbiamo trovato il portiere avversario Gonzalez in vena di prodezze decisive". Brani di obiettive constatazioni non soffocano il magone per quello che sarebbe potuto essere e non è stato. "Alla demoralizzazione – precisa Corti – seguirà certamente una ricomposizione degli umori. Ci siamo concessi una breve pausa, poi ricominceremo a lavorare per programmare il prossimo futuro: al riguardo, prevedo che dovremo effettuare una mezza rivoluzione".