"Credo nel Tolentino, si salverà Sarebbe un autentico miracolo"

Il nuovo vicepresidente. Mario Lazzari:. è una stagione complicata,. le partite finiranno a luglio

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Vecchia gloria del calcio cremisi, il tolentinate Mario Lazzari, classe ‘46, è il nuovo vicepresidente dell’Ust insieme a Fabio Mazzocchetti. Proprietario dell’albergo-ristorante "Milano", Lazzari dal settore giovanile dell’Arezzo è tornato a quello del Tolentino nel ‘63-64 militando in prima squadra in serie D per tre annate (dal ‘64-65 al ‘66-67) per poi giocare con Corridonia e Bastia e quindi allenare Camerino, Montegiorgio, Sangiustese e Sarnano. Da anni collabora con l’Ust Tolentino, di cui è socio-consigliere e uno dei finanziatori più costanti, ha ricoperto vari ruoli nel settore giovanile, come allenatore o responsabile tecnico ed è anche uno dei "consiglieri" più fidati dell’attuale coach Andrea Mosconi.

Lazzari, il colore cremisi proprio non riesce a scrollarselo di dosso?

"E come potrei? È un fatto di famiglia: mio padre Ilio e mio zio Fofo sono stati dirigenti e giocatori del Tolentino e fin dal ‘50 vedevo la squadra alloggiare nel nostro albergo. È un legame molto forte, ancora di più avendoci anche giocato".

Questa è una serie D tormentata: ritiene che verrà giocata tutta o la stagione verrà fermata prima?

"È di sicuro una delle più difficili dove ci sono squadre che debbono recuperare anche sette partite. Ritengo comunque che verrà disputata tutta e che sarà molto più lunga, perché se anche la Lnd volesse far giocare sempre in turni infrasettimanali e di domenica, non riuscirà a farla concludere entro il 6 giugno e si finirà a luglio. Senza dimenticare che c’è poi la questione delle promozioni e retrocessioni: spero quindi che si concretizzi l’idea di far retrocedere solo le ultime due senza playout, come pure che ci sia una sola promozione diretta o un’altra con eventuale spareggio, anche se bisognerà tenere presenti quelli che sono i meccanismi della serie C e la ventilata ipotesi dello sdoppiamento in due gironi della serie B".

Si salverà il Tolentino?

"Penso proprio di sì e aggiungo che restando in D e salvando parte del bilancio avremo compiuto un’opera stratosferica, perché non ricordo un’annata giocata in queste condizioni con partite continuamente rinviate, senza pubblico, senza ristori o sostegni adeguati, quindi a dir poco disastrosa sotto il profilo economico. Tra l’altro salvandoci, oltre che per l’aspetto economico sotto quello tecnico sarebbe una sorta di miracolo".

In attesa del quale aggiungiamo che il Tolentino, dopo il rinvio della gara di domenica ad Agnone, giocherà in casa mercoledì prossimo contro il Castelfidardo.

Carlo Simonetti