Dagli allenatori ai nuovi acquisti Ecco le ultime mosse delle rivali

Dando per assodato che nella composizione del futuro girone B alcune compagini sono "hors categorie" (termine prettamente ciclistico che indica le montagne più difficili da scalare), come Reggiana ed Entella che hanno confermato in panchina Aimo Diana e Gennaro Volpe, o Pescara e Cesena che invece hanno optato per il rinnovamento affidandosi rispettivamente ad Alberto Colombo e Mimmo Toscano, proviamo ad intuire invece quali potrebbero essere le squadre con le quali la Recanatese dovrà fare i conti per guadagnarsi la salvezza. È chiaro il fatto che pure altri club ambiscono quantomeno ai playoff: in primis l’Ancona, se non altro per il suo pedigree ma anche il Piacenza (candidato al raggruppamento centrale) che tuttavia si è affidato al un allenatore giovane come Manuel Scalise con esperienze sinora nelle "minors".

Interessanti anche l’Olbia che dopo la separazione con Canzi proverà a ripetersi con l’ex cosentino Occhiuzzi ed intanto conferma alcune colonne come Emerson, La Rosa e Ragatzu ed il Gubbio che propone un autentico mostro sacro come Piero Braglia, quasi un lusso. Le altre, chi più o chi meno, sono tutte "candidate" alla sofferenza. Intanto le matricole: al Rimini è restato Marco Gaburro e come a Recanati anche i romagnoli hanno puntato a confermare i pezzi pregiati come Tanasa, Tonelli, Panelli e Gabbianelli. Al San Donato Tavarnelle invece una "vecchia conoscenza" come Lamberto Magrini che guidò i giallorossi, subentrando ad Amaolo nel 2014-15 per poi a sua volta essere esonerato dopo una disastrosa sconfitta con la Jesina. In verità non lasciò un grandissimo ricordo ma in carriera poi ha saputo togliersi delle soddisfazioni, in primis la doppia promozione con il Grosseto.

Restando in Toscana cambio anche a Pontedera dove arriva Pasquale Catalano mentre rivoluzione alla Lucchese che "risolve" con Pagliuca che approda a Siena e forse con il DS Deoma. Punti interrogativi ancora ad Imola e Carrara dove le voci sono tante e le certezze poche e soprattutto a Teramo dove, attendendo la possibile bocciatura della Covisoc si "lavora" già al ricorso. Come sempre e forse più di sempre sarà un torneo all’insegna della "battaglia".