Divorzio tra Rodriguez e la Macagi Cingoli

Pallamano, la decisione per i differenti programmi di tecnico e club. L’allenatore: "Mai mi era capitato di lasciare una squadra imbattuta e in testa"

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Sotto l’albero di Natale, la sorpresa: da ieri Alfredo Rodriguez Alvarez non è più l’allenatore della Macagi Cingoli. Divorzio consensuale. La dirigenza, si legge nel rituale comunicato, ha precisato che "la decisione è stata presa di comune accordo, poiché la società e il tecnico hanno preso atto che i rispettivi programmi non erano più coincidenti. Al momento, la squadra è stata affidata a Josè Nicolas Analla, vice di Rodriguez". Per saperne di più, d’obbligo interpellare il presidente Gastone Corti e coach Rodriguez. Ha spiegato Corti: "Abbiamo preso reciprocamente e serenamente atto delle divergenze verificatesi: il nostro duplice obiettivo s’identifica nel vincere tutte le partite, non prescindendo dalla valorizzazione dei giocatori locali e, soprattutto nell’inserimento dei ragazzi migliori. L’apporto di Rodriguez è stato ampiamente positivo, ma incentrato soprattutto sui risultati da ottenere. Logico che venendo meno certe premesse, il rapporto dovesse concludersi in una fase favorevole, alla fine del girone di andata, con la squadra capolista da sola, imbattuta e a punteggio pieno. Rodriguez è un grande professionista, ci siamo lasciati in modo amichevole e corretto. Ora opereremo per accordarci sollecitamente col nuovo allenatore".

Ha precisato Rodriguez: "Si è verificata una situazione diversa rispetto all’iniziale progetto: molto serenamente, tra il mio e quello della proprietà, progressivamente non ci sono state coincidenze. Quindi l’interesse per me preminente è il futuro della società: io ho umilmente contribuito ai successi finora ottenuti, in 35 anni di carriera, mai mi era capitato di lasciare una squadra prima in classifica, col miglior attacco e la difesa meno vulnerabile del girone. A Cingoli sono stato felice, auguro l’ascesa in A1, continuo il mio impegno da direttore generale della Nazionale colombiana".

Gianfilippo Centanni