Il diesse Giuseppe Sfredda individua i punti di forza della Maceratese e dove la squadra deve crescere dopo avere passato il primo turno di Coppa Italia ai danni della Civitanovese. "Dobbiamo essere ancora più equilibrati – dice –, non farci prendere dalla paura e giocare con tranquillità perché abbiamo calciatori esperti, di qualità e chi subentra mantiene alto il livello. In panchina abbiamo elementi importanti e la rosa sarà determinante nell’arco del campionato". Un organico in cui ci sono giocatori che potrebbero essere titolari altrove e il rischio è che questa concorrenza possa minare la tranquillità e la compattezza dello spogliatoio. "Tutti sanno come la penso. Chi – spiega Sfredda – non rispetta le decisioni dell’allenatore può rimanere a casa, l’ho già detto prima che chiudessero i trasferimenti e chi non le rispetta va incontro a delle punizioni, come dimostra il caso Napolano". Il giocatore era stato invitato a trovarsi una sistemazione, ma ciò non è avvenuto ed è rimasto tesserato con la Maceratese. "Credo che Napolano possa essere importante per noi, ora penseremo al suo caso e alla partita con l’Urbania". Domenica torna il campionato e i biancorossi devono cancellare il ko a Urbino, anche contro la Civitanovese si sarebbe potuto mettere al sicuro il risultato con un pizzico di cattiveria in più sotto rete. "È l’unico appunto che posso muovere alla squadra. Nel derby e a Urbino abbiamo sviluppato tanto ma non siamo riusciti a concretizzare quelle 2-3 opportunità create. Le partite vivono sugli episodi, dobbiamo essere più cinici e meno leziosi". La risposta sugli spalti è stata positiva nel derby. "La Maceratese ha un grande pubblico. La città piano piano si è avvicinata, si percepisce il calore della gente e lo si è notato negli abbonamenti". A proposito, quanti ne sono stati fatti? "Sui 300. Tanto meglio se il numero dovesse aumentare, ma il dato è che c’è interesse della città sulla Maceratese".
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