Exploit della Feba, lo Spezia finisce al tappeto

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FEBA CIVITANOVA

73

CESTISTICA SPEZZINA

56

FEBA CIVITANOVA: Paoletti 33, Castellani 15, Trobbiani 12, Bocola 5, Dzinic 4, Pelliccetti 4, Binci, Angeloni. N.e. Bolognini, Ciccola, Severini e Malintoppi. All. Melappioni-Carmenati.

CESTISTICA SPEZZINA: Templari 16, Hernandez Pepe 13, Sarni 13, Packovski 8, Mori 2, Della Margherita 2, Linguaglossa 2, Moretti, Tosi, Giuseppone. All. Corsolini.

Arbitri: Morra e Vastarella di Napoli.

Parziali: 16-7, 38-18, 60-33, 73-56.

Civitanova

La storia insegna che, quando meno te lo aspetti, la Feba è capace di impennate stupefacenti. Erano evidenti gli stenti dello Spezia, squadra di alto bordo, dopo la riemersione dal Covid. Ma, ciononostante, erano in pochi a credere in un exploit delle momò. Se non altro per le assenze delle infortunate Rosellini, Bolognini e Zanetti e per i guai fisici della Binci. E invece la Feba s’è presa la posta al termine di una partita giocata davvero bene in difesa e in attacco, dominata da un capo all’altro.

Due punti d’oro, insperati e utilissimi in chiave playout per provare a conservare la quartultima piazza (di meglio non si potrà fare, visto come vola il Cus Cagliari) tenendo a distanza Livorno e Bolzano. Mercoledì la Feba ha prevalso di squadra, senza stecche a livello individuale. Hanno fatto bene la loro parte anche le riserve Pelliccetti e Angeloni. Ma, anche quando si vince così, c’è sempre qualche ragazza da elogiare più delle altre. E’ il caso, stavolta, del trenino Castellani-Paoletti-Trobbiani. La Paoletti (nella foto) ha trovato al tiro una di quelle serate magiche che, quando riuscirà a replicarle più spesso, la consacreranno definitivamente come cecchina di primissimo livello. I suoi numeri: 33 punti (tutti concentrati nella prima mezzora) con 7 bombe, alcune delle quali inventate dal suo cannibalesco istinto offensivo, e 5 rimbalzi. Normale l’abbiano tenuta in campo per tutti i 40’, senza un attimo di tregua.

La Castellani ha vinto nettamente in entrambe le metà del campo il duello con l’altro play, l’accreditata croata Packovski, mentre la capitana Trobbiani s’è illuminata nella sua versione più evoluta: quella che al risaputo "gioco sporco" a lei congeniale (marcature asfissianti, rimbalzi, il ringhiar continuo) abbina ogni tanto la morbida manina in sospensione e persino qualche ricamo in contropiede. Bene Dzinic+Bocola ai rimbalzi (17 in due).

E dopodomani si replica col Faenza senza Rosellini, Bolognini, Binci e Zanetti.

Mario Pacetti