Ferrante si ricarica nel borgo natio: "La C non spaventa, saremo pronti"

Il baluardo della Recanatese passa le ferie ad Arsita e guarda avanti: "Le tante conferme? Uno stimolo in più"

Migration

di Andrea Verdolini

Quando si dice investire il proprio prezioso tempo libero in modo intelligente: pensi di trovare il calciatore in vacanza in Sardegna o nella trendyssima Formentera ed invece Edoardo Ferrante è super-impegnato nel borgo natio, Arsita, ai piedi del Gran Sasso, immerso nel suo ruolo di presidente della Pro loco: "Cerchiamo di ravvivare in estate questa località estremamente suggestiva", ci dice subito l’esperto difensore della Recanatese facendo legittima promozione al suo territorio.

Colloquiando invece di calcio cosa pensa della politica condotta dalla società che ha privilegiato sinora la conferma di gran parte dell’organico vincente della scorsa stagione?

"E’ una cosa che mi fa estremamente piacere e che non mi stupisce. Conosco l’ambiente da un paio di anni e, coerentemente, i dirigenti hanno ribadito la loro fiducia verso i giocatori e verso gli uomini. E’ chiaro che questo rappresenta uno stimolo enorme per tutti".

Tra l’altro potrebbe anche costituire un valore aggiunto per tentare una partenza-sprint e mettere del fieno in cascina nel contesto di un campionato sicuramente molto più difficile…

"Io credo che non ci sia poi un salto di qualità così enorme tra D e C sia da un punto di vista tecnico che fisico. Forse dicendo questo vado un po’ controcorrente però ritengo che molto dipenda dalla testa con cui si affrontano certe sfide. Saremo chiamati ad aumentare l’intensità e la mole degli allenamenti ma non ci spaventiamo di certo".

Nel suo reparto è arrivata la conferma anche di Pacciardi ma anche di altri giovani che ha avuto al suo fianco, da Quacquarelli a Somma e forse anche Meloni.

"Ecco loro sono chiamati davvero ad un salto di qualità. Io a Pacciardi abbiamo il dovere di stare al loro fianco e metterci completamente a disposizione. Per il resto ci penserà il mister che quando si tratta di occuparsi della difesa è un bel martello".

Intanto si potrebbe profilare un girone parzialmente diverso con, restando in Abruzzo, il Teramo davvero nei guai e con il possibile ripescaggio di Fermana e Torres, il Pescara rischia di emigrare nel raggruppamento meridionale...

"Da abruzzese mi dispiace, tra l’altro il Teramo era la squadra che tifavo da bambino ed anche giocare all’Adriatico avrebbe avuto un sapore speciale. Resta il fatto che scendere in campo a Reggio Emilia o a Cesena sarà senz’altro un’emozione particolare".

Dopo quattro anni ritrova finalmente la serie C: quali sensazioni prova?

"Soprattutto mi piace ritrovarla con questa maglia, in questo ambiente e con dei compagni straordinari con i quali abbiamo vissuto un’annata splendida. Nessun timore comunque: dico e ripeto che la mentalità è un fattore determinante e lo abbiamo sperimentato. Questo non cambierà di certo nonostante il balzo nella nuova categoria".