Ferretti resta alla Recanatese "Qui ho trovato l’ambiente ideale"

Il giocatore guarda al futuro: "Dobbiamo superarci, ci attende un campionato ancora più difficile"

Daniele Ferretti fa parte di quei giocatori che possono essere definiti ormai "organici al progetto" della Recanatese. Non è solo un discorso tecnico ovviamente, ma riguarda anche altri aspetti non secondari tra cui entusiasmo e disponibilità. Il rinnovo del contratto, ufficializzato ieri, se non era scontato…poco ci manca ed anche la carta d’identità del giocatore, la cui data di nascita recita 30 agosto 1986, è stata presa in considerazione solo relativamente. "L’accordo lo abbiamo trovato in una frazione di secondo. D’altronde – ci dice tra una passeggiata in bici e l’altra giusto per tenersi in forma – quando c’è la volontà di entrambe le parti, il resto vien da sé. Sono felicissimo, lo voglio ribadire ancora e vorrei ricominciare subito".

Avete discusso anche della sua posizione in campo? Sarà confermato nel ruolo di esterno basso di sinistra, come nella parte conclusiva della stagione o tornerà in quella che era la sua collocazione abituale, ossia nel reparto offensivo?

"Sinceramente non ne abbiamo parlato perché non lo ritengo così importante. Mi piace giocare e questo è scontato, ma sono totalmente aperto a ogni soluzione. Abbiamo approfondito un altro argomento e cioè quello della consapevolezza che ci attende un campionato più difficile rispetto a quello appena concluso".

Si riferisce alla concorrenza?

"Sì. Sarà un girone più competitivo con la presenza di tante formazioni blasonate e tutti saremo chiamati a superarci dando qualcosa in più. Condivido il fatto che il vero obiettivo era e resta quello di mettersi alle spalle 5 squadre e non mi sembra che si prospetti una cosa semplice".

A livello personale invece, magari senza arrivare a toccare i numeri che ha raggiunto a Gubbio dove 6 anni fa mise a segno 12 reti, sempre in C, occorrerebbe aggiornare la sua casella dei gol fatti che, complice la poca fortuna, è rimasta vuota.

"Proprio così: è mancato solo quello. Ci sono andato vicino tante volte, penso al palo con il Fiorenzuola o al paratone di Lanni a Siena (sarebbe stato un eurogol a 5’ dalla fine su un sinistro dal limite destinato all’incrocio dei pali ndr). Nessun rimpianto, anzi uno stimolo ulteriore per la prossima stagione".

Una vita da calciatore in giro per l’Italia, da Mezzocorona a Trapani, passando per Bassano, Lucca, Avellino, Ravenna, Porto Tolle, San Benedetto ed ovviamente Civitanova da cui tutto è partito. Ora la terza stagione a Recanati: una gratificazione comunque non indifferente.

"Una soddisfazione enorme. Ho trovato un ambiente ideale e come me tanti altri compagni che hanno la possibilità di esprimersi al meglio. Dobbiamo mantenere i piedi per terra ed insieme una grandissima umiltà: sono i piccoli segreti che ci hanno consentito di vincere la D, conquistare lo scudetto ed arrivare ai playoff dopo aver conquistato la salvezza in anticipo. Caratteristiche dalle quali non solo dobbiamo ripartire, ma incentivare ulteriormente".

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