Giampaolo: "Recanatese, non è finita qui"

L’attaccante guarda oltre la salvezza: "I playoff? Il Rimini è a 3 punti e dobbiamo provarci, abbiamo ancora tanti stimoli"

Giampaolo: "Recanatese, non è finita qui"

Giampaolo: "Recanatese, non è finita qui"

La gara con l’Olbia non sarà ricordata solo come quella della "salvezza matematica" ma anche per l’agognato primo gol da professionista per Daniel Giampaolo, attaccante originario di Tivoli 27enne, direttamente su calcio d’angolo: "lì per lì – ci dice – neanche mi ero reso perfettamente conto. La traiettoria poteva anche essere insidiosa, ma il portiere ci ha messo molto del suo combinando una specie di frittata".

A caval donato non si guarda in bocca e può andar bene così: almeno c’è stata una gioia nel contesto di una stagione che definirebbe come?

"Per quanto mi riguarda tormentata ed è un rammarico enorme perché non sono riuscito a dare quel che speravo e potevo. Due infortuni seri mi hanno tenuto lontano dal campo per una quindicina di partite ed è stata una sofferenza non poter dare una mano ai compagni".

Tra l’altro infortuni, come quello di Pontedera, giunti quando stava prendendo confidenza con la categoria.

"Proprio così ed un altro rammarico grande è proprio quello. Il differenziale in C è notevole: l’anno scorso si incontravano spesso terzini under, magari un po’ inesperti, e molte cose ci riuscivano davvero semplici, ora troviamo anche giovani ma molto ben formati tecnicamente e strutturati fisicamente. Nessuna sorpresa comunque: eravamo consapevoli che l’asticella si sarebbe alzata di parecchio".

Occorre però continuare a darci dentro: è vero che l’obiettivo playoff appare arduo però sarebbe raggiungibile.

"Il Rimini è a 3 punti e ci dobbiamo provare confidando anche nell’Ancona e nel Montevarchi che in casa loro potrebbe giocarsi la salvezza nell’ultimo turno. Di stimoli quindi ne abbiamo tanti, statene certi".

Cosa auspica quindi per il finale di stagione?

"La classica ciliegina sulla torta, oltre magari ad arrotondare il bottino personale in termini di reti. Ormai guardare al passato non serve: quel che conta è che sto bene, sono in forma e pronto a rendermi utile per la causa".

Infine, dando un’occhiata al futuro?

"Beh, se dipendesse da me non avrei il minimo dubbio. Sono stato benissimo nei due anni con Pagliari, con lo staff e con tutto lo spogliatoio ma è l’ambiente creatosi sta contribuendo a far ottenere risultati importanti. Avrei voluto dare di più ma intanto pensiamo a chiudere bene".