Il muro è dei trentini, cucinieri formato ace

Finora sono stati giocati 16 set, dei quali quattro in gara1, cinque nel secondo atto, tre in gara3 e quattro venerdì. Interessante evidenziare che più di un terzo dei parziali si sono conclusi con il minimo scarto di due punti: quattro per 25-23 (tre a favore di Trento) e due ai vantaggi, entrambi vinti da Civitanova. I numeri dicono che l’Itas ha sempre prevalso a muro pur non potendo contare sullo specialista Lisinac, me evidentemente il fondamentale non è così impattante, mentre il discorso cambia se si prende in esame il servizio. Quando la Lube ha sfornato più ace, cosa accaduta in entrambe le uscite interne, poi ha sempre prevalso. Da questo punto di vista l’assenza di Zaytsev non è un dramma poiché Bottolo l’anno scorso è stato il miglior italiano in battuta e Garcia è stato premiato come atleta dal servizio più efficace (valutando ace ed errori). La ricezione perfetta, cioè sulla testa dell’alzatore, ha avuto l’Itas migliore tranne che in gara2. I dati sull’attacco confermano infine il peso del fattore campo, perché la squadra che è stata più precisa ha poi vinto il match ed è sempre stata quella di casa: gara1 Trento 53% e Civitanova 50%; gara2 49%-46%; gara3 56%-42%, 59%-49% venerdì. Oggi si gioca a Trento, ma gara5 fa storia a sé, è come una finale all’interno della finale.

Andrea Scoppa