
GENERAL
89
MOSCONI ANCONA
57
GENERAL CONTRACTOR : Varaschin 11, Ferraro 18, Giulietti, Konteh 2, Filippini 4, Merletto 4, Cicconi Massi 6, Calabrese 8, Vita Sadi, Valentini 14, Marulli 22, Gatti ne. All. Marcello Ghizzinardi.
LUCIANA MOSCONI ANCONA: Petrilli ne, Panzini 8, Czoska 6, Carnovali 4, Tamboura, Bedin 16, Ciribeni 7, Guerra 6, Reggiani 2, Ambrosin 4, Giombini 4, Piccionne. All. Piero Coen.
Arbitri: Colombo (Co) Di Pilato (Mi).
Parziali: 21-12, 54-29, 71-40.
Note: 750 spettatori. Prima della palla a due osservato 1’ di raccoglimento in memoria del papà del d.s.leoncello Carlo Audino scomparso in settimana. Espulso coach Coen al 33’ per doppio tecnico.
di Gianni Angelucci
La storia si ripete: non ci sono vie di mezzo tra Jesi e Ancona. Almeno nel basket. Come un anno fa fattore campo ancora una volta determinante: dominio dorico all’andata al PalaRossini, replica jesina altrettanto perentoria, ai limiti del maramaldeggiante a dirla tutta, al ritorno al Palatriccoli.
Il derby dura in pratica una decina di minuti, il tempo per i padroni di casa di prendere le misura dopo un avvio frenetico e zeppo di errori su entrambi i fronti con, a scanso di equivoci, la General Contractor saldamente al comando sin dalla palla a due. Presenza a rimbalzo e qualche errore di troppo in attacco, sul fronte opposto la Mosconi sbaglia tutto quello che c’è da sbagliare, merito della arcigna difesa di casa che mostra di aver fatto tesoro della (severa) lezione di Matelica. Nei 10 iniziali Jesi costruisce le basi per una gara tutta in discesa (21-12 al primo intervallo). Gli unici squilli di tromba dalla dorica arrivano a inizio secondo parziale, uno 0-6 che vale il minimo svantaggio di tutta la gara (25-18). Mortifera e letale la risposta jesina: Marulli (5 consecutivi dalla lunetta), 5 di un incontenibile Valentini (che energia, ragazzi) dal campo più, la tripla di Calabrese per il mortifero 13 a 0 e la fuga verso la vittoria (38-18 a 15’). Il terzo fallo di Bedin non complicava più di tanto una situazione ormai irrimediabilmente compromessa, Jesi sul velluto, 6’ di basket champagne per l’inevitabile raddoppio (50-25). Mani fredde dopo il tè, Ancona provava, senza apprezzabili risultati a rientrare in partita, Ferraro sparava le tripla del nuovo + 25 (58-33) dando il la all’ imbarazzante (71-40) che metteva il sigillo su parziale e partita. Ultimi 10 senza storia, roba buona solo per le statistiche e per, Matelica docet, qualche rimpianto. L’immediato futuro riserva alla General i 40’ da dentro (o fuori ) di Ozzano per i playoff promozione, per Ancona il tempo di metabolizzare una sconfitta su cui meditare che dovrà servire da stimolo in vista di un finale di campionato dove la condizione mentale, ancor più che quella fisica, potrebbe rivestire un importanza decisiva.
