
di Andrea Scoppa
Il 3-1 di gara5 su Milano è stato bello, sudato ed emozionante. Il raggiungimento della sesta finale consecutiva, nella stagione meno attesa, ha riempito d’orgoglio. Farlo in un palazzetto gremitissimo di 4mila tifosi di rosso ha reso tutto più festoso. Ma adesso basta. I ricordi sono ricordi, c’è uno scudetto in palio da lunedì e la Lube vuol trionfare ancora. Per la difesa del tricolore sul petto e sul taraflex, o meglio dei tre tricolori perché è così dal 2019 (nel 2020 i playoff non sono stati disputati) parola appunto al ministro della difesa biancorossa.
Fabio Balaso, si rende conto che da quando è alla Lube, 2018, ha sempre disputato e vinto le finali Scudetto. C’è una tradizione da rispettare.
"Fortunatamente sì – esordisce il libero classe 1995 – la vittoria di martedì mi ha reso felice come poche altre volte".
Perché non si aspettava di tornare in finale?
"Ammetto che se mi fosse stato chiesto in estate avrei risposto di no. La squadra era stata assemblata con criteri diversi, la stagione doveva essere di costruzione".
L’aver disputato la "bella" sia nei quarti che in semifinale magari significa che siete più vulnerabili rispetto al passato, tuttavia averle superate conferma che la Lube non muore mai?
"Sì, la Lube non muore mai. Per tutto il campionato abbiamo avuto alti e bassi di rendimento e in parte anche nei playoff, ma poi abbiamo avuto prestazioni incredibili e abbiamo dimostrato grande forza mentale".
Martedì è stato super in ricezione, adesso però arriva una squadra che batte in modo più pericoloso.
"Sarà sicuramente così perché Trento ha una gran batteria di battitori. In particolare penso a Michieletto e Kaziyski, contro di loro sarà fondamentale fare subito cambio palla".
I gialloblu hanno appena evitato la seconda eliminazione di fila in semifinale subendo rimonte (l’anno scorso proprio contro la Lube). Hanno acquisito più sicurezza a livello psicologico e partono favoriti?
"Noi sappiamo che hanno fatto più vittorie e punti nella fase regolare, sono più rodati e hanno il fattore campo, magari più si allungherà la serie e più avremo possibilità. Saremo agguerriti".
Contro Milano un gran Pesaresi, ora il baby collega Laurenzano che molti considerano il suo erede. Balaso deve ribadire di essere il migliore?
"Mi interessa di più in questo momento completare l’opera come squadra. Comunque faccio i complimenti a Pesaresi che è cresciuto tanto e si è distinto nelle coperture contro di noi. Su Laurenzano dico che diventerà uno dei top".
In finale ci saranno ben 6 azzurri campioni del mondo e forse non è un caso. Agli amici-avversari vuol ricordare come è finita l’ultima serie?
"No, no, dai, non li ho ancora sentiti dopo martedì e preferisco non dire niente che porta male".