"Speravo nella conferma perché a Macerata mi sono trovato bene ed è una società importante". Il portiere Edoardo Santarelli farà parte della rosa affidata quest’anno a Guido Di Fabio. "Avevo avuto qualche contatto con altri club – aggiunge – ma non ho approfondito nessun discorso appena la Maceratese mi ha chiamato". Il giocatore, classe 2002, è contento di rimanere in una squadra che vuole recitare un ruolo di primo piano. "È inevitabile, la Maceratese – dice – non può partire per centrare la salvezza, quando si indossa questa maglia si sa che c’è da fare il massimo perché gli obiettivi sono alti in un torneo competitivo". Siamo agli inizi del mercato, ma le prime mosse della società hanno già fatto capire qualcosa. "Sono arrivati giocatori importanti – riflette Santarelli – come Loviso, uno che ha calcato categorie superiori e ci garantirà qualità ed esperienza, poi è stato preso Tortelli che a Tolentino ha fatto vedere di che pasta sia fatto in D". Ai blocchi di partenza si presenteranno tante squadre forti e blasonate per un’Eccellenza di assoluto valore. "Ci sono formazioni forti e ricche di tradizione come Jesina, Osimana, Castelfidardo, noi e Atletico Ascoli. Il livello sarà di certo elevato".
È stata messa la parola fine al campionato scorso, ma qualcosa inevitabilmente rimarrà di quella stagione. "Il gruppo venutosi a creare, tutti noi avevamo legato tantissimo. Poi ammetto che ci si sente importanti quando si vince il campionato a Macerata". Ma al di là dei piacevoli ricordi quella stagione ha lasciato un insegnamento. "È quello di non mollare mai, nemmeno quando il traguardo sembra irraggiungibile perché nel calcio – conclude Santarelli – può succedere sempre di tutto".
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