"La Recanatese ama il gioco a terra Speriamo che il Tubaldi ci aiuti"

Morrone auspica che il sintetico possa essere un alleato "Ma ora pensiamo all’Entella, saremo molto determinati"

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Oggi alle 18 la Virtus Entella, prossima avversaria della Recanatese, scenderà in campo per la gara dei quarti di finale di Coppa Italia contro il Renate: essendo un match ad eliminazione diretta l’auspicio è che i liguri impieghino quante più energie possibili anche se è facile prevedere, da parte di mister Gennaro Volpe, un ampio turnover visti gli impegni ravvicinati. Dal canto loro i giallorossi proseguono la preparazione e domani alle 17 è stato programmato un galoppo in famiglia con la Primavera anche per "testare" concretamente l’impianto di illuminazione del Tubaldi in vista del vernissage domenicale alle 17.30, posticipo della diciottesima giornata. "Ci aspetta un avversario tostissimo", dice il centrocampista 22enne Biagio Morrone, campano di Gragnano che mette tanta fisicità in mezzo al campo coniugandola con la qualità. "Noi – aggiunge – siamo determinati però, anche perché è un match che aspettiamo da tanto".

Soprattutto, finalmente, giocherete nel terreno dove vi allenate quotidianamente.

"Siamo una squadra propositiva che ama giocare palla a terra e in questo il campo di Macerata non ci ha aiutato tantissimo. Spero che il sintetico possa darci una mano".

Lei è stato l’ultimo arrivato a inizio settembre dopo le esperienze in serie C con Rieti, Foggia e Monopoli.

"Proprio così, ero a Formello con la Lazio sino a metà agosto e mordevo un po’ il freno sperando di giocare. La decisione è arrivata proprio in extremis. Perché Recanati? Sostanzialmente la motivazione è che ho vissuto di recente stagioni un po’ pesanti a livello mentale e mi serviva un ambiente più tranquillo, con meno pressioni per cercare di esprimermi al meglio".

L’ha trovato?

"Assolutamente sì: con mister Pagliari, che possiede un’esperienza infinita, è sempre un’occasione per imparare ad apprendere e poi c’è un bel gruppo nel quale ognuno cerca, nei limiti del possibile, di dare una mano al compagno".

All’inizio ha un po’ stentato, ora sembra essere sulla strada della forma migliore.

"E’ vero, avevo qualche difficoltà a livello fisico proprio per non aver svolto la preparazione. Ora penso di essere vicino al top".

Quanti punti mancano alla vostra classifica?

"Onestamente non amo parlare di queste cose. Credo che il risultato del campo vada comunque accettato in ogni caso. È normale: abbiamo perso gare che non meritavamo, in altre forse abbiamo raccolto laddove il pronostico non ci era favorevole. Non pensiamo al passato e concentriamoci sulla prossima".

Andrea Verdolini