"La Recanatese è un brutto cliente Attenzione a Ferretti e a Sbaffo"

Cerri, diesse dell’Alessandria sul match di sabato in Piemonte: "I giallorossi hanno elementi che sanno saltare l’avversario"

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Gli addetti ai lavori ed i tifosi più attempati se lo ricordano bene: Massimo Cerri, attuale direttore dell’Area tecnica dell’Alessandria, era una sorta di castigo divino, agli inizi degli ’80 quando, centrocampista del Teramo, realizzava gol a grappoli grazie a punizioni micidiali: "stagioni memorabili – ricorda – e grandi partite all’Helvia Recina. In quel periodo, quando avevamo Balugani, Piccioni e Rumignani in panchina, gli avversari più temibili erano proprio Pagliari e Morbiducci. I nostri difensori non ci dormivano la notte a pensare come fermarli. Altri tempi ed altro calcio".

Bando all’Amarcord e venendo all’attualità, voi siete reduci da tre risultati positivi e da altrettante partite non subite reti: state insomma trovando la quadratura del cerchio?

"Ci siamo messi in movimento con molto ritardo – dice Cerri – e completato l’organico all’inizio del campionato. Stiamo trovando equilibrio tra i reparti, siamo più corti, non subiamo ripartenze ed abbiamo aumentato il livello di attenzione. È vero che segniamo molto (6 reti una in più della Recanatese ndr) e i progressi sono evidenti".

Domenica a Pesaro ha esordito il nuovo attaccante molto esperto come Martignago.

"Una freccia in più al nostro arco, ma è chiaro che anche lui ha bisogno dei suoi tempi".

La vostra rosa è molto "marchigiana" con Baldi, Bellucci, Nepi e un ex come Luca Lombardi, 32 presenze in giallorosso.

"Verissimo, tra l’altro i primi due sono senigalliesi. Lombardi non ha nemmeno 20 anni ed è un prospetto da seguire con grande interesse. Il nostro allenatore Rebuffi comunque sta svolgendo un ottimo lavoro".

Che ambiente troverà al Moccagatta dopodomani la Recanatese, visto che la piazza era abituata ad altri contesti?

"Alessandria viene dalla B, in precedenza aveva sempre disputato campionati di LegaPro nella zone altissime della graduatoria e i tifosi devono abituarsi ad un programma diverso. Però ci stanno sorreggendo anche perché apprezzano che almeno quattro titolari provengono dal nostro settore giovanile, aspetto che nel professionismo non succede spesso".

Cosa, in particolare, temete dei giallorossi?

"Ci sono diversi giocatori che sanno saltare l’uomo creando superiorità numerica. Penso a Ferretti che conosco dai tempi di Trapani o a Sbaffo che apprezzavo a Piacenza. Calciatori di levatura medio-alta".

Una sorpresa per voi l’inserimento nel girone B?

"Abbiamo perso tanti derby come quelli con Novara, Pro Vercelli o la Juve Next Gen che tra l’altro gioca sul nostro campo. Se questo girone è il meno competitivo dei tre? Aspettiamo la fine dell’andata: negli altri raggruppamenti ci sono piazze prestigiose e rose costose. Per ora posso dire che qui ogni match è una battaglia".

Andrea Verdolini