"La Recanatese può giocarsela con tutti"

La punta Marilungo dopo il pareggio con la Vis Pesaro: "C’è equilibrio nel girone. Sono felice della scelta fatta in estate di venire qui"

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"Voglio tornare a giocare, sorridere, vincere ed ovviamente segnare qualche gol. È quello che chiedo alla stagione, anche se in primis c’è la salvezza come obiettivo di squadra". È il succo del pensiero di Guido Marilungo, per un’oretta in campo con la Vis Pesaro e che sta mostrando progressi, forse lenti ma costanti, sulla strada che porta al top della forma. "In realtà – ci dice l’attaccante giallorosso – credo che un giocatore deve essere bravo a disputare buone partite sempre. Nell’arco di una stagione il top della condizione si potrà avere in sei o sette occasioni al massimo, ma il rendimento deve essere costante".

Un giudizio sul derby di domenica che ha mostrato come la squadra, in questa categoria, ci può stare e se la può giocare anche contro un avversario di tutto rispetto.

"Infatti – risponde Marilungo – la Vis ha dimostrato di essere una buona squadra. Penso che in campionato, al di là di due o tre compagini ci sia un grande equilibrio e dunque ce la giocheremo alla stragrande con tutti".

Gavazzi e Bakayoko si sono dimostrati clienti difficili.

"Lo sapevano e non è una novità. Credo che ci saranno sette o otto formazioni che lotteranno sino alla fine per la salvezza, anche se può esserci qualche sorpresa sia in senso positivo sia negativo".

Dopo due mesi di permanenza a Recanati che impressione ha ricavato dall’ambiente.

"Intanto, faccio gli scongiuri ma è importante lavorare ed allenarmi con continuità dopo i problemi delle scorse stagioni. Sinora, se non ricordo male, ho saltato un solo allenamento e questo è fondamentale. Sono convinto della bontà della mia scelta che è stata dettata anche dal primo impatto con i dirigenti. Una sfida che ho accettato molto volentieri".

A 33 anni compiuti da poco c’è da parte sua anche la voglia di dimostrare a qualcuno che è sempre in grado di fare il professionista e farlo a buoni livelli?

"Onestamente ripeto che ultimamente non sono forse stato all’altezza, questo nel calcio può succedere. Non è che non mi interessa il giudizio degli altri ma voglio dimostrare questo soprattutto per mia soddisfazione personale. So di averne le capacità e voglio dimostrarlo sul campo".

Appartiene al partito della prudenza per cui va bene la salvezza anche all’ultimo minuto dell’ultima giornata o si può osare qualcosa in più.

"Facciamo così: lasciarne indietro 5 è il traguardo essenziale, primario tanto più che siamo una matricola…magari non all’ultimissima giornata".

Andrea Verdolini